Chi ha un’età di 67 anni e 20 di contributi ha diritto a TFR e pensione di vecchiaia: ecco quali sono i requisiti e quanto spetta.
Per arrivare a percepire la pensione di vecchiaia sono richiesti almeno 20 anni di contributi e un’età anagrafica di 67 anni. Ciò vale però solo per chi rientra nel sistema retributivo o in quello misto. In certi casi, ad esempio per chi ha invalidità o condizioni di salute molto gravi, l’età pensionabile può scendere anche di 10 anni. Naturalmente, per accedere a determinate agevolazioni bisogna presentare richiesta direttamente all’INPS e fornire tutta la documentazione necessaria.
Chi ha 67 anni e contributi “puri” per almeno 20 può fare in poco tempo un calcolo di quanto prenderà di pensione. Un’ulteriore comunicazione da parte dell’INPS chiarisce le regole per il 2023. Più dettagliatamente, la circolare n. 28/2022 specifica che “a decorrere dal 1° gennaio 2023, nei confronti di coloro che raggiungano il limite di età previsto in relazione alla qualifica o grado di appartenenza e non abbiano a tale data già maturato i requisiti previsti per la pensione di anzianità, il requisito anagrafico non è ulteriormente incrementato rispetto a quello previsto per il biennio 2021/2022”.
Oltre all’età anagrafica, e ai contributi versati secondo la Riforma Dini, è necessario rispondere ad un terzo requisito: raggiungere l’importo minimo corrispondente a 1,5 volte l’assegno sociale. L’Assegno Sociale è la prestazione economica erogata a favore di tutti quei cittadini italiani e stranieri che versano in condizioni economiche disagiate e maturano redditi inferiori a determinate soglie individuate ogni anno dalla legge. Dal 1996, l’assegno sociale, che è anche conosciuto come “pensione senza contributi”, ha sostituito quella che era la pensione sociale. Quest’anno l’importo è lievemente aumentato rispetto al 2021, passando da 460,28€ a 468,10€ con anche la 13ma mensilità. Ricordiamo che l’Assegno Sociale non spetta agli eredi come reversibilità.
Di conseguenza, chi ha maturato 20 anni di contributi puri e ha raggiunto i 67 anni di età dovrà percepire almeno 702,15€. In caso contrario, dovrà attendere i 71 anni. In questo caso, potrà accedere alla pensione di vecchiaia con 5 anni (obbligatori, volontari o da riscatto) di versamenti. Al vaglio dell’Esecutivo, la proposta di “uscita anticipata a 64 anni di età e con 20 anni di versamenti, con un taglio del 3% annuo sulla parte contributiva.”
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