In questi giorni non è raro incontrarsi e confidare a qualcuno la domanda: cosa succede se l’Italia viene coinvolta nella Guerra tra Russia e Ucraina? Saremo chiamati alle armi? Gli scenari possibili.
Il conflitto annunciato stamani poco prima dell’alba ci fa paura. Inutile nascondersi dietro considerazioni politiche. La guerra tra Russia e Ucraina ci sembra vicina più che mai e l’Italia è posizionata in un luogo strategico. Ovvio temere che se la battaglia dovesse farsi più intensa anche il popolo italiano insieme a quello europeo dovrebbero entrare in campo. Nel vivo del campo di battaglia.
Sono pensieri che si susseguono l’un l’altro, è difficile fermarli, e sembra d’improvviso di tornare a tempi che mai avremmo voluto vivere. Tempi che fino ad oggi venivano raccontati dai nonni, e che sembravano appartenere a un’altra realtà. Ma la domanda, come un ritornello che non ne vuole sapere di andarsene, continua ad arrovellare menti e cuori. È davvero possibile che i nostri giovani vengano chiamati alle armi? Cosa prevede la nostra Costituzione? Andiamo a capire meglio quali scenari si prospettano.
Sicuramente il nostro primo pensiero va all’articolo 11 della Costituzione: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni.”
È chiaro che nessuno chiamerà mai gli italiani, dunque, a intervenire in forma aggressiva verso conflitti internazionali. Ma è anche vero che se l’Italia viene attaccata dovrà rispondere. E di conseguenza verranno chiamate tutte le forze disponibili per il combattimento. Certo sembra davvero improbabile, per fortuna, che nel caso del conflitto tra Russia e Ucraina qualcuno possa pensare di invadere l’Italia o dichiararle guerra.
Un altro aspetto da considerare è che ad oggi i militari si arruolano volontariamente. Il servizio di leva obbligatorio è cessato definitivamente nel 2004. Al momento, i giovani possono arruolarsi per un periodo che va da 1 a 4 anni e poi decidere se rimanere nell’Esercito.
Se l’Italia viene coinvolta nella Guerra, e deve essere dichiarata esplicitamente come da articolo 78 della Costituzione, potrebbero essere chiamati i giovani. Ciò avverrebbe a seguito di un decreto emanato dal Presidente della Repubblica: “qualora il personale volontario in servizio sia insufficiente e non è possibile colmare le vacanze di organico in funzione delle predisposizioni di mobilitazione”. In questo caso verrebbe chiamato “il personale militare volontario cessato dal servizio da non più di 5 anni.”
Tra quelli che verrebbero richiamati figurano “tutti gli appartenenti all’Esercito, alla Marina e all’Aeronautica. Anche le Forze di Polizia a ordinamento militare, come l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza”. Ne sarebbero invece esclusi i Vigili del Fuoco.
È anche vero, però, che sempre la Costituzione ci ricorda che è dovere di ogni cittadino difendere con tutte le forze il proprio Paese. Verrebbe dunque spontaneo, a tutti coloro che già fanno parte di organi preposti, rinunciare a dare una mano alla difesa della Patria. Sono scenari che ci auguriamo tutti di non dover fronteggiare, e possiamo solo confidare nelle azioni diplomatiche internazionali.
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
Anche i disoccupati che svolgono lavori occasionali hanno diritto all'indennità NASpI, ma devono rispettare precisi…
Ci sono tantissimi benefici per le persone più anziane, che spesso necessitano di maggiori tutele.…
Per non ricevere penalizzazioni sull'assegno pensionistico è fondamentale scegliere accuratamente la tipologia di trattamento. Nel…
Chi affitta in nero un immobile rischia sanzioni molto severe in caso di controlli fiscali.…
L'Agenzia delle Entrate ha avviato una nuova campagna di controlli grazie a un nuovo algoritmo.…