In tutte le coppie, prima o poi, uno dei due partner si è posto la domanda: “vuole lasciarmi”? Ma come fare a capire se si tratta di una insicurezza o di una possibilità concreta? Ecco a quali segnali dare ascolto.
Ah, l’Amore, questo sentimento imperscrutabile, indispensabile, inafferrabile, incomprensibile! Quante pagine sono state scritte in suo onore, quanti animi hanno sperimentato le emozioni più contrastanti, eppure siamo sempre a domandarci le solite cose: “mi ama abbastanza? siamo fatti l’uno per l’altra? … vuole lasciarmi?” Quando si affronta una questione così complessa – e meravigliosa – come l’amore, si potrebbe parlare, scrivere e leggere per ore. Senza mai venirne a capo. Ma se proprio siamo in difficoltà, e la nostra relazione ci sta facendo venire qualche dubbio, possiamo attingere alla psicologia, e trovare soluzione al dilemma.
Anche se appare ovvio che ogni storia è a sé e non si possono semplificare i sentimenti, ci sono alcuni comportamenti tipicamente “umani” che possono far comprendere meglio lo stato della relazione. Anche considerando le miriadi di variabili, in caso di dubbio si può attingere a una risorsa importante: la propria capacità critica. Spesso, infatti, non è tanto questione di “segnali” ma del fatto che si tende a rifiutare la realtà. Per paura di rimanere soli, per timore di “rovinare tutto”, o più semplicemente di cambiare. Che è sempre molto, molto difficile per chiunque.
Quindi se qualcuno si pone la domanda “vuole lasciarmi?” significa che in realtà già qualcosa che non torna c’è. Allora si possono valutare altri fattori e cercare di capire se davvero la storia sta per finire. Ecco i principali.
Sì, purtroppo anche se il sesso non è la cosa fondamentale della vita (anche di coppia) purtroppo quando la passione si affievolisce significa che uno dei due partner prova un sentimento quantomeno diverso dall’inizio. Alti e bassi sono “concessi”, ovvio. La stanchezza, lo stress, i figli, sono tutte cose che possono lievemente intaccare la regolarità e l’intensità dei rapporti. Ma quando sotto le lenzuola c’è “più freddo”, abbiamo davanti un segnale importante.
Quando uno dei due partner è “stanco” dell’altro, tende – inconsapevolmente o meno – ad aggredirlo più intensamente e assiduamente. Se i litigi o le discussioni si fanno più frequenti e soprattutto per futili motivi, è segno che c’è un disagio. L’intolleranza, il voler riversare sull’altro continue insoddisfazioni, sono segnali da non sottovalutare. Soprattutto se, quando si cerca un dialogo maturo per confrontarsi, questo viene negato.
Amarsi significa tante cose. Tra queste, l’esserci l’uno per l’altra, sempre, in ogni situazione. Sostenersi a vicenda nei piccoli e grandi avvenimenti della vita è uno dei fondamenti dell’amore sincero. Se il partner, ad un certo punto, non dà più il proprio appoggio, e magari critica aspramente le scelte dell’altro, o peggio ancora sminuisce il partner, c’è davvero da preoccuparsi. Dove manca il rispetto per l’altro non c’è più amore. Nei casi più estremi forse conviene pensare anche che non c’è mai stato.
Se c’è una cosa che fa andare in crisi uno dei due partner è il sentirsi soli anche essendo in due. Quando stare insieme non gratifica più, quando si avverte che la storia va avanti solo perché ci impegniamo al 1000 per 1000 e “per tutti e due”, bisogna fermarsi un attimo. Un partner che ci fa sentire abbandonati, nel pratico e nei sentimenti, non è quello giusto.
“Amore, stasera faccio tardi”, oppure “Scusami ma sono troppo stanco”, e scuse di questo tipo sono un chiaro segno che l’interesse sta calando. Tutti viviamo una vita di corsa, presi da mille problemi e questioni, ma in nessun caso la quotidianità deve averla vinta sull’amore, sul prendersi cura di sé e del partner. Quando il compagno o la compagna hanno troppe “altre cose da fare”, purtroppo significa che è molto probabile che a breve tronchino la relazione.
Quelli sopra indicati sono i segnali più “forti” e, come già detto, non significa che siano definitivi o per forza indicatori della fine di un amore. Forse, quando si ha un dubbio, è meglio prendersi un attimo, respirare, scacciare le paure e affrontare qualsiasi cosa accadrà. Perché in fondo, la persona con cui passeremo sicuramente tutta la vita siamo solamente noi. Gli altri, ci fanno compagnia per un po’. Ed è giusto che, indipendentemente da quanto tempo durerà la storia, sia appagante, soddisfacente e utile alla crescita di entrambi.
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