Il canone Rai spesso rappresenta una vera e propria persecuzione per i cittadini italiani. Poco amato da tutti, questo è ben noto.
Ci troviamo di fronte ad una delle imposte forse in assoluto meno amate dai cittadini italiani. Il canone Rai, più croce che delizia per milioni e milioni di nostri compaesani. Nella maggior parte dei casi si trova inappropriato l’importo del canone in questione in base a quella che è di fatto la proposta Rai per quel che riguarda tv radio e web. In altri casi, almeno prima del 2016 in molti rifiutavano categoricamente il pagamento della tassa in questione.
La precisazione riguardo il 2016 ha a che fare chiaramente con il provvedimento adottato in quell’anno dall’allora Governo Renzi che di fatto inseriva la quota da pagare del canone Rai all’intero della fattura del servizio elettrico. All’epoca il provvedimento fu chiaramente contestato ma negli anni la stessa azione ha portato ad un recupero consistente delle quote mai versate in precedenza da milioni di italiani, riassestando anche la dilagante evasione fiscale relativa. Da allora la situazione è rimasta finora la stessa, il canone si paga attraverso la fattura dell’energia elettrica.
Oggi, al di la delle modalità di pagamento è bene precisare che il pagamento del canone Rai non spetta a tutti. Successivamente alla presentazione della relativa domanda può essere prevista infatti per determinate categorie l’esenzione dal pagamento della tassa. La domanda in questione va dunque presentata ogni anno entro il 31 gennaio. Non rispettare la scadenza comporta in ogni caso una serie di complicazioni, con l’obbligo di effettuare il pagamento relativo ai primi sei mesi di canone e relativa esenzione per i successivi sei.
Canone Rai, ritardatari avvisati: ecco chi può presentare domanda di esenzione
Cosi come anticipato è prevista l’esenzione dal pagamento del canone per particolari categorie di cittadini. A rientrare nello speciale gruppo di potenziali esenti sono
- coloro che non posseggono un televisore in casa
- i cittadini di età superiore ai 75 anni con reddito annuo inferiore a 8 mila euro e nessun componente del nucleo con redditi propri
- diplomatici e militari stranieri
- gli esercenti che si occupano della rivendita e riparazione di televisori tv.
Cosi come specificato in precedenza esiste quindi in ogni caso la possibilità di presentare la domanda di esenzione oltre la data del 31 gennaio di ogni anno. In quel frangente però va a decadere il primo semestre di esenzione rispetto al pagamento dell’intera quota del canone. Andranno quindi esclusi dagli obblighi del cittadino i pagamenti riferiti al secondo semestre, parliamo dei mesi che vanno da giugno a dicembre. L’apposita domanda può essere presentata attraverso varie modalità in base alle esigenze stesse del cittadino in questione.
I canali consentiti permettono di inviare la domanda specifica di esenzione o attraverso l’applicazione web che troviamo presso la piattaforma dell’Agenzia delle entrate oppure attraverso raccomandata. Pagare il canone della tv è un dovere del cittadino, ma in alcuni casi cosi come abbiamo visto esiste la possibilità concreta di evitare di sostenere questa particolare operazione. Milioni di italiani oggi continuano a non essere soddisfatti del trattamento ricevuto e sperano cosi come anticipato più volte che presto si torni alla vecchia modalità di pagamento tramite bollettino postale o comunque al di fuori della fattura dell’energia elettrica. Un ritorno al passato insomma, più che mai desiderato dai cittadini.