Bancomat, la scelta fatta da una banca molto famosa, sembra accelerare la sparizione degli sportelli sul territorio italiano. Cosa accadrà adesso?
Per ricordare il momento esatto in cui il bancomat è entrato nelle nostre vite, dobbiamo tornare indietro di diversi decenni.
Era infatti il 1983 quando venne inserito il primo ATM autorizzato. Uno sportello per poter effettuare prelievi. E farlo attraverso quella che per i tempi, era una vera e propria novità. Un miracolo appena prodotto dalla progresso tecnologico, una carta di debito dotata di una banda magnetica. Tre anni dopo, nel 1986, vennero anche introdotti i primi pagamenti autorizzati nei locali con i Pos abilitati.
La pietra miliare di un processo che ha poi visto nei decenni successivi, acquisire sempre più centralità a discapito del contante. Il governo continua infatti ad insistere fortemente ancora oggi nel proporre il suo utilizzo. Il motivo è semplice. Se i cittadini iniziano ad utilizzare sempre di più un sistema di pagamento elettronico, che permette di tracciare le operazioni, diventa più difficile evadere le tasse.
Probabile poi che il successo del bonus cashback varato lo scorso anno per incentivare i pagamenti elettronici, abbia accelerato di molto un processo già in atto. Il numero di sportelli da cui prelevare sta infatti diminuendo in modo molto consistente su tutto il territorio italiano. La sensazione è che il momento in cui anche i bancomat spariranno è sempre più vicino.
Basti solo pensare in tal senso, l’autunno deciso lo scorso anno dall’istituto di credito ING. In Italia, lo conosciamo in genere grazie alle sue pubblicità su Conto Arancio. Il gruppo ING ha infatti deciso rimuovere praticamente tutte le filiali italiane. Una scelta nata per dare una svolta al gruppo bancario, che ha intenzione entro pochi anni, di erogare esclusivamente servizi online.
È probabile che ING sia semplicemente la capostipite di questa metamorfosi nel settore bancario. E che nel giro di un decennio, tutte le banche finiranno per seguire la stessa strada.
D’altronde, è la stessa politica mondiale che ormai non sembra avere più dubbi. Bisogna arrivare il prima possibile ad utilizzare una moneta che sia soltanto elettronica. In tal senso, la sparizione dei bancomat che stiamo osservando sul territorio, va intesa come il preludio ad un nuovo sistema di pagamenti, interamente telematico.
Questo è esattamente ciò a cui sta lavorando l’Unione Europa. Ormai da anni si discute infatti dell’introduzione dell’euro digitale. Una nuova valuta digitale che consentirebbe di superare definitivamente il contante.
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