Sempre più donne iniziano a interessarsi al mondo della finanza investimenti e al risparmio. Finalmente più consapevoli, sono propense a migliorare il benessere economico della famiglia. I dati di una ricerca condotta da N26.
Nella giornata odierna, che celebra la Festa della Donna, i pensieri sono rivolti alle madri, sorelle, mogli e donne che stanno cercando di sopravvivere al conflitto ucraino. Non sono le uniche a combattere, però. La mente e il cuore vanno inevitabilmente a tutte quelle persone che ogni giorno (purtroppo, ancora) lottano per affermare i propri diritti. Per fortuna, una piccola ma incoraggiante buona notizia ci arriva dal mondo della finanza. Secondo uno studio effettuato da Banca N26, sempre più donne si stanno interessando fortemente al settore degli investimenti, del risparmio, dell’accumulo di risorse a lungo termine. Oltre ai numeri, sono davvero interessanti le motivazioni che alimentano questo fenomeno. Andiamo a scoprirle.
N26 è una banca tedesca regolamentata da BCE, una banca di “nuova generazione”, quelle che si vengono definite “challenger banks“, in quanto strutturata per sfruttare il mercato finanziario in modo più innovativo, anche rompendo un po’ gli schemi. Con un’interessante studio condotto il mese scorso, ha tracciato un nuovo fenomeno: quello delle donne che investono. Dovrebbe essere la normalità, invece emergono ancora tanti pregiudizi e immagini stereotipate legate alla finanza “al femminile”. Ma le cose stanno cambiando.
Su un campione di donne di età compresa tra i 35 e i 44 anni, sono emerse le nuove “sfide” che loro sono pronte a cogliere. Le intervistate, a determinate domande, hanno risposto con motivazioni davvero lodevoli, spia di una presa di coscienza sempre più ampia. Il futuro dipende (anche) da loro.
Quando è stato chiesto loro come mai desideravano entrare nel mondo della Finanza, le risposte hanno offerto un’immagine molto chiara: il 41% ha dichiarato di voler “accrescere i propri risparmi a lungo termine, costruire sicurezza finanziaria per la famiglia o i figli (40%) e aumentare il rapidamente il proprio capitale (29%)”. Molte stanno pensando a quale settore rivolgere il proprio interesse. Spicca quello immobiliare, con una percentuale del 29%, seguito a ruota dal mondo delle cripto valute (siamo intorno al 26%) e infine dai prodotti bancari.
Nel mentre, una bella fetta delle donne che già hanno attivato investimenti (siamo oltre il 70%) afferma senza indugio che nei prossimi tempi aumenterà il volume d’affari. Ma chi invece non ha ancora avviato l’approccio a questa tendenza, perché non entra in gioco?
Dall’indagine, oltre all’entusiasmo e alla volontà delle giovani di tutelare il loro futuro e quello dei loro figli, emerge anche l’altro lato della medaglia. Una buona fetta del mondo femminile non riesce ad accedere agli strumenti finanziari. Che, come detto, vengono visti per la maggior parte positivamente, e utili a garantire benessere. Tra il 42 e il 52% delle intervistate emergono dichiarazioni poco fraintendibili: non hanno ancora investito perché non vi sono risorse economiche per iniziare. Tra il 29 e il 33% spiccano invece dichiarazioni su insicurezza futura e instabilità lavorativa. Un terzo del campione preso in esame dallo studio della banca non nasconde la sfiducia nel comparto finanziario, ma soprattutto la non conoscenza dello stesso.
“Alla domanda su cosa le incoraggerebbe a iniziare a investire, oltre un quarto del campione femminile (28%) ha messo al primo posto un’adeguata formazione sul tema, mentre il 23% desidera conversazioni più aperte e semplici sui vantaggi e sui rischi legati all’investimento.”
L’accesso agli strumenti finanziari, tecnicamente, c’è. Non esistono limiti reali che impediscono alle donne di entrare nel mondo degli investimenti e del risparmio. Il maggior ostacolo è rappresentato dalla non conoscenza e soprattutto dalla difficoltà delle donne di trovare consulenti “adeguati” alle loro esigenze.
Paola Mariani sostiene infatti che “la ricerca dimostra chiaramente come nell’ambito degli investimenti finanziari ci siano tante opportunità per le donne”. E prosegue: “è molto positivo che anche le donne stiano cominciando a prendere in considerazione e valutare gli strumenti migliori per far crescere il proprio patrimonio. Per N26 è prioritario contribuire proattivamente a questo processo, facilitando il dialogo con le nostre clienti e creando strumenti per la gestione del risparmio e degli investimenti che siano sempre più inclusivi”.
La manager fa notare che – grazie ad una ricerca sempre di N26 – si sta verificando un ulteriore fenomeno: le donne che si interessano ai Bitcoin sono praticamente triplicate rispetto a qualche tempo fa. Non ancora ai livelli degli uomini, però, che detengono il “potere” anche in questo comparto.
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