L’INPS ha pubblicato una guida per imparare a riconoscere e combattere le truffe online, in particolare il cd. phishing.
Le truffe, purtroppo, sono sempre in agguato e, di recente, hanno coinvolto l’Istituto previdenziale. Tramite un post su Twitter dello scorso 9 marzo, l’INPS ha avvertito i cittadini del pericolo phishing. Ecco il testo del post: “I tentativi di phishing possono avvenire anche tramite sms. Vi segnaliamo sms provenienti da un falso mittente INPS in cui l’utente viene invitato a cliccare su un link per aggiornare i propri dati e ricevere un pagamento“.
È, dunque, fondamentale imparare a riconoscere i pericoli subdoli nascosti tra il web.
Il phishing è una delle forme di truffa online più frequente e temuta. Consiste nell’invio di email o sms, che sembrano provenire da istituti finanziari o da siti web che necessitano della registrazione. Alludendo ad una serie di problematiche, i messaggi sollecitano gli utenti ad indicare i propri dati personali e riservati. In realtà, accedendo al link fornito, qualora si inseriscano le informazioni richieste, queste saranno decifrate dai truffatori.
Tale frode, purtroppo, ha coinvolto anche l’INPS. L’Istituto, infatti, dopo innumerevoli denunce da parte dei cittadini è stato costretto a correre ai ripari. Pare che, nell’ultimo periodo, siano state inviate false email da parte di siti fasulli che si spacciavano per l’INPS, in cui si esortava i contribuenti ad aggiornare i propri dati, per ottenere dei rimborsi e l’accredito di pagamenti.
Altri utenti, invece, hanno segnalato di aver ricevuto email in cui l’Istituto previdenziale fingeva di aver riscontrato difficoltà relative all’esecuzione di un bonifico.
“Non siamo in grado di effettuare il bonifico di 930 euro, perché ci risulta che i dati registrati nel sistema non sono stati aggiornati”: questo l’allarme contenuto nelle email inviate alle vittime, accompagnato dalla richiesta di aggiungere i propri dati sensibili e di cliccare su un link, per ottenere un (falso) bonifico di rimborso da parte dell’INPS.
Un altro esempio di raggiro è la ricezione di email con il seguente testo: “Notifica al contribuente per documentazione mancante”. Anche in questo caso, però, il cittadino sarà costretto a cliccare su un link, per poter caricare quanto richiesto.
Il phishing, poi, avviene anche attraverso gli sms. Falsi mittenti INPS, infatti, stanno inviando sms dalle stesse caratteristiche delle email truffa citate.
La frode, infine, può avvenire anche tramite email in cui si informa il cittadino della mancanza dei requisiti per l’erogazione di una prestazione per cui aveva presentato domanda. In questo caso, si chiede di scaricare allegati per presentare opposizione. L’INPS, dunque, ha specificato di non aprire mai tali allegati.
Oppure si ricevono email che ordinano di scaricare bollettini di versamento precompilati, per ottenere il rimborso di contributi versati.
È stato necessario chiarire che, tramite il sito istituzionale dell’INPS, tutti i cittadini possono controllare la propria posizione e che l’Istituto, proprio per ragioni di tutela e privacy, non invia mai email di tale tipo.
Sia che arrivino tramite sms, sia tramite web o Whatsapp, queste truffe, purtroppo, hanno tutte lo stesso scopo: rubare somme di denaro ai malcapitati, approfittando della fiducia che essi ripongono nelle istituzioni. In caso, dunque, di perplessità, bisognerebbe sempre contattare di persona l’ente coinvolto (come l’INPS) o il proprio istituto di credito.
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