Lavoro, nuove offerte nel settore della grande distribuzione italiana. Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti richiesti.
Nelle ultime settimane, in Italia si sono aperte tantissime posizioni lavorative nel comparto della Grande Distribuzione Organizzata.
Si tratta di offerte di lavoro che sono rivolte sia ai candidati laureati, ma anche a coloro che non hanno qualifiche particolari o nessuna esperienza. Gli annunciati sono pubblicati al momento sulla piattaforma Aldi, che gli utenti possono consultare direttamente dal sito.
Si cercano ad esempio addetti alle pulizie, e sono ammesse candidature anche provviste soltanto di licenza media. Nello specifico, per quanto riguarda la mansione da svolgere, il candidato dovrà occuparsi di pulizia di locali, magazzini e della raccolta differenziata dei rifiuti. È però richiesta dell’esperienza pregressa nel ruolo e disponibilità a lavorare su turni part time, anche durante i festivi.
Si cercano poi anche impiegati nell’area acquisti, sempre su Aldi, che si occuperanno di negoziare con i fornitori, stipulare contratti e la relativa documentazione burocratica. In questo caso viene richiesto di essere in possesso del diploma. Oltre a questa, conoscenza della lingua inglese e tedesca ed una elevata flessibilità nella gestione del carico di lavoro. Questi in ogni caso, sono solo alcune delle 122 posizioni offerte sulla piattaforma. Segnaliamo anche le assunzioni a tempo indeterminato con la sola licenza media: ecco in quale Regione.
La pubblicazione in questi mesi di annunci di lavoro sembra preludere a una lenta ripresa dell’economia del nostro paese. Il 2021 è stato un anno molto difficile, in cui le conseguenze economiche della pandemia si sono palesate in tutta la loro drammaticità. Interi settori economici sono infatti ormai in ginocchio, e per mesi i licenziamenti sono stati all’ordine del giorno.
Dei segnali di ripresa ci sono però stati sul finire dell’anno, e risultano in particolare aumento le offerte di lavoro in smart working. Il sito JobTech ha condotto un’analisi in cui ha registrato un aumento complessivo del 21 per cento rispetto allo scorso anno delle offerte di telelavoro. Altri dati sono poi stati forniti anche dall’Osservatorio sul Mercato del Lavoro che però registra invece purtroppo una diminuzione del 3 per cento dei contratti di lavoro in somministrazione.
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