Buone notizie per chi deve regolarizzare la propria posizione con il fisco. È stato, infatti, votato il rinnovo del decreto Sostegni-ter. Ecco cosa prevede.
I cittadini beneficiari della Rottamazione-ter o del Saldo e stralcio delle cartelle esattoriali, che non sono riusciti a saldare le rate nel 2020 o nel 2021, possono tirare un sospiro di sollievo. Il Senato, infatti, ha autorizzato un emendamento al Sostegni-ter. Lo scopo è di consentire agli inadempienti di saldare le imposte dovute entro il 30 aprile o il 31 luglio 2022.
La legge, però, pur essendo passata in Commissione Bilancio, non è ancora stata approvata alla Camera, quindi bisognerà attendere la fine dell’intero procedimento legislativo.
La novità del decreto legge Sostegni-ter consiste in un’ulteriore possibilità di usufruire dei benefici della pace fiscale, introdotta dal decreto legge 119/2018. La pace fiscale consiste in una serie di misure per permettere ai contribuenti di sanare eventuali debito con il Fisco, senza pagare sanzioni e interessi.
Possono beneficiare di tale provvedimento, però, esclusivamente coloro che avevano inizialmente aderito alla rottamazione e non erano riusciti a versare tutte le rate. Secondo le stime, sono circa 512 mila i cittadini insolventi che si trovano in questa situazione, preoccupati per l’avvio delle procedure esecutive e l’impossibilità della rateizzazione del debito.
Per poter sfruttare i nuovi termini previsti dal decreto e pagare i propri debiti senza sanzioni e senza interessi, bisognerà pagare:
Sono previsti, inoltre, 5 giorni di tolleranza, quindi i pagamenti delle rate 2020 saranno consentiti fino al 5 maggio 2022.
Lo scopo della riapertura dei termini è quello di interrompere le procedure esecutive iniziate nei mesi in cui i vantaggi della pace fiscale si erano interrotti e i debitori avevano ricevuto le cartelle esattoriali. I cittadini, però, non potranno chiedere la restituzione delle somme già versate.
Una volta in funzione, la nuova proroga della Rottamazione-ter, cambierà anche il termine delle scadenze e di ammissibilità alle agevolazioni, sulla base della data delle rate dovute e non ancora versate e delle previsioni sancite dall’Agenzia delle Entrate.
Possono disporre della Rottamazione o del Saldo e stralcio anche i decaduti dalla pace fiscale del 2020 e 2021, saldando i debiti entro i nuovi termini (ossia 30 aprile, 31 luglio, 30 novembre). Le rate del 2022, invece, dovranno essere versate entro il 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.
Sia il decreto Rilanci sia il decreto Ristori, avevano concesso una successiva rateizzazione per i decaduti dalla pace fiscale. Da tale disposizione, però, erano esclusi coloro che non erano riusciti a pagare le rate 2020 e 2021, cioè quelle durante la prima fase della crisi pandemica. Tali contribuenti, infatti, hanno ricevuto cospicue cartelle esattoriali, da estinguere in tempi ristretti e senza alternativa di dilazione.
Il decreto Milleproroghe 2022, invece, ha introdotto la possibilità di richiedere la rateizzazione delle somme dovute nel periodo antecedente alla chiusura per le pandemia (cioè l’8 marzo 2020), fino al 30 aprile.
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