I prezzi della benzina sono ormai alle stelle. In questa fase l’unico rimedio possibile può arrivare dal Governo.
Cosa succede in questi giorni nel nostro paese. L’aumento sconsiderato dei prezzi della benzina ha provocato una sorta di piccolo corto circuito. I cittadini non sono più certi di poter utilizzare sempre e comunque l’automobile e di conseguenza si prendono in considerazione nuovi mezzi di trasporto o nuove modalità di spostamento. Il discorso però non può valere per tutti. Esigenze particolari possono costringere nel vero senso della parola i cittadini a muoversi per forza di cose utilizzando l’automobile sempre e comunque.
La situazione attuale non lascia troppo spazio alla fantasia. Il concreto, il reale, l’approccio pragmatico e quasi cinico alla realtà impone determinate riflessioni dalle quali non è possibile venir via. Ci troviamo infatti in una situazione che forse, visti i tratti non è mai stata vissuta prima d’ora. Gli aumenti sconsiderati, è quella la parola probabilmente giusta da utilizzare dei prezzi del carburante impongono delle scelte. Si è parlato nelle ultime ore di un calo di 0,25 centesimi sul prezzo al litro ma al momento non vi è ancora certezza circa tempi e modalità.
Quello che si prevede insomma è un adeguamento dei prezzi del carburante ma non si sa ancora e temporaneo o meno. Di sicuro, ad oggi, prendere l’auto per spostarsi è qualcosa di non più tanto agevole come un tempo. Quelli penalizzati più di tutti restano i cittadini costretti per forza di cose a doversi spostarsi in autonomia utilizzando per l’appunto l’automobile per raggiungere ad esempio un luogo di lavoro magari lontano dalla propria residenza e non collegato nel migliore dei modi utilizzando i mezzi pubblici. La situazione insomma in alcuni casi è più che mai critica. Il Governo però sembra aver scelto la strada dell’intervento deciso.
Il Governo Draghi scene in campo dalla parte dei cittadini e dei lavoratori in quello che è subito stato ribattezzato “decreto anti rincari”. La misura prevede, cosi come illustrato dallo stesso esecutivo un intervento (bonus carburante) concretizzato nell’importo di 200 euro che i datori di lavoro possono concedere ai propri dipendenti per rimediare in qualche modo all’enorme esborso che in questi giorni ha pesato in maniera decisiva sul bilancio familiare. I buoni in questione possono arrivare dunque ad una quota massima di 200 euro e saranno considerati esentasse per il 2022.
Cosi, infatti come previsto dalla stessa misura: “l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito”. La regola che in questo caso dovrebbe valere è in qualche modo identica a quella adottata per altri benefit di welfare aziendale. Gli accordi per l’erogazione dei bonus in questione prevedranno inoltre sinergie sindacali che chiariranno punto per punto i vari aspetti da considerare.
Per quel che riguarda invece elettricità e gas anche li troviamo l’impegno del Governo per sostenere i casi più spinosi riguardanti famiglia in particolari condizioni di disagio economico. Il tetto del riferimento Isee per accedere alle misure in questione sale a 12mila euro, portando quindi a 5,2 milioni le famiglie che potranno usufruire di questa particolare condizione per il periodo che va dal 1 aprile al 31 dicembre 2022. Per le imprese sarà inoltre prevista la rateizzazione a 24 mesi delle bollette per quel che riguarda i consumi di maggio e giugno.
Cassa integrazione in deroga e credito d’imposta tra le altre misure per le aziende. Il Governo insomma è sceso in campo in maniera forte e decisa dalla parte dei lavoratori e degli imprenditori in un periodo particolarmente complesso. Augurandoci che tutto possa passare nel più breve tempo possibile siamo oggi consapevoli di avere la possibilità di risparmiare in qualche modo soldi preziosi. I nuovi bonus elargiti dallo Stato rappresentano una situazione che al momento può dirsi più che mai positiva per milioni e milioni di cittadini.
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