Secondo uno studio condotto in Norvegia, mangiare 3 Kiwi al giorno contribuirebbe ad abbassare la pressione alta. Ecco i risultati diffusi dagli esperti.
La “pressione alta”, terminologia usata per semplificare un problema specifico di salute, arreca davvero molti “danni”. Si tratta di un fenomeno ampiamente diffuso e che colpisce in Italia almeno 15 milioni di cittadini. Un numero enorme, a pensarci bene, e che porta ogni anno – anche come concausa – a centinaia di migliaia di decessi.
Nel sito dell’ISS, si legge chiaramente come, “nonostante negli ultimi trenta anni si sia verificata una riduzione della mortalità per le principali malattie cardiovascolari in Italia, la cardiopatia coronarica e l’ictus rimangono malattie a elevata frequenza e sono fra le cause più diffuse di invalidità. Numerosi sono i dati epidemiologici sull’eccesso di rischio attribuibile alla pressione arteriosa elevata nello sviluppo di queste due patologie.”
Cosa fare, dunque, per tenere sotto controllo la pressione? Naturalmente ogni persona deve rivolgersi al proprio medico, che attuerà una serie di indicazioni adatte al singolo caso. Nel mentre, possiamo comunque sfruttare i benefici di un’alimentazione sana, a base di frutta e verdura. Che senza dubbio fa bene a prescindere. In più, scopriamo la correlazione tra pressione più bassa e consumo di Kiwi.
Il dottor Mette Svendsen dell’University Hospital di Oslo, in Norvegia, si deve essere posto la stessa domanda. Tanto che ha eseguito un esperimento su 118 persone volontarie. I risultati sono stati poi accolti con successo anche ad una conferenza indetta in Florida dall’American Heart Association. Vediamo come hanno ottenuto il responso.
Per una durata temporale di 8 settimane, 118 persone di età media over 50 con la pressione alta sono state invitate a immettere nella dieta una determinata quantità di frutta. Alla metà di esse è stata data 1 mela quotidianamente. All’altra invece 3 Kiwi al giorno. Contrariamente al classico detto secondo cui “una mela al giorno toglie il medico di torno”, il Kiwi ha vinto la “battaglia” contro la pressione alta.
Addirittura i risultati delle misurazioni della pressione hanno dato risultati molto “solidi”: la media riscontrata nei volontari che hanno mangiato Kiwi era di 3.6 millimetri in meno rispetto ai pazienti che invece avevano mangiato la mela.
Secondo quanto ipotizzato dallo staff del dottor Mette Svendsen, il beneficio apportato alla pressione sanguigna deriverebbe da una sostanza contenuta nei Kiwi, la Luteina. Che in pratica è un noto antiossidante. C’è da aggiungere che questo frutto oltre alla Luteina contiene tantissime sostanze che fanno bene alla salute: in primis una grande quantità di Vitamina C. Seguono Magnesio, Vitamine del gruppo B, Calcio, Potassio e altre, che darebbero al Kiwi l’etichetta di “superfood“.
In Italia siamo anche fortunati, ormai il Kiwi non è più considerato una “primizia”, si trova praticamente in ogni supermercato e a prezzi accessibili. Questo perché il nostro Paese è tra i principali produttori a livello mondiale di questo prelibato, gustoso e sano frutto.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)
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