Supermercati più convenienti, la nuova classifica di Altroconsumo ha mostrato quali sono in base alle ultime rilevazioni. Vediamo nel dettaglio.
La guerra in Ucraina continua a preoccupare il mondo intero. Anche perché le prime conseguenze economiche di questo conflitto iniziano a diventare visibili per tante nazioni.
Tantissimi infatti sono gli incrementi sul prezzo di alcuni prodotti che arrivano da Russia e Ucraina. In Italia c’è stata nei giorni scorsi una vera e propria corsa agli scaffali per accaparrarsi quante più quantità possibili di olio di semi. L’Ucraina è infatti il principale esportatore di questo prodotto e adesso che è iniziato il conflitto, rischia di esserci un vero e proprio blocco produttivo su questo prodotto.
Ma gli aumenti stanno un po ‘riguardando tutte le materie prime. La verdura fresca ad esempio ha subito un incremento di prezzo di circa il 17 per cento, così come la pasta è maggiorata di circa il 12 per cento. Stesso discorso anche per farina e margarina che pur non raggiungendo quota dieci per cento, registrano comunque degli aumenti molto preoccupanti. Per questo, gli italiani sono sempre più preoccupati.
Anche perché, in un momento di forte inflazione come quello che stiamo vivendo, questi rapidi aumenti sui prezzi dei prodotti alimentari di prima necessità, rischia di erodere in modo tragico il potere d’acquisto dei cittadini. Aumentano i prezzi ma non gli stipendi. E questo preoccupa tantissimo anche i pensionati, ed è per questo che l’INPS ha chiesto al governo di intervenire al più presto sulla questione.
Fare la spesa sta diventando ormai per molti italiani una questione economica molto seria, ed è per questo che adesso gli utenti su internet iniziano a informarsi su come risparmiare il più possibile negli acquisti, e su quali siano i supermercati più convenienti in cui acquistare. E di recente è uscita una ricerca prodotta dall’associazione a tutela dei consumatori AltroConsumo, che si è occupata proprio di stabilire quali siano sul territorio italiano, i supermercati che offrono i prezzi più convenienti.
Nel report sono stati analizzati un totale di 599 supermercati, 230 ipermercati e altri 319 discount. Un’analisi che ha portato ad esaminare i prezzi di oltre un milione e mezzo di prodotti che vengono venduti ogni giorni sugli scaffali. La classifica che ha stilato Altroconsumo sui supermercati più convenienti si è basata su un indice di competitività che fornisce alle attività un punteggio che può andare da uno a cento.
E al primo posto, per il tipo di convenienza economica che riesce a offrire ai suoi consumatori, troviamo la linea di supermercati Esselunga Superstore. Questa infatti ha totalizzato un punteggio di 114 punti, seguita subito da Esselunga con 110 punti. A 109 punti troviamo il Carrefour seguito subito dopo dal Conda a 107 punti e da Pam a 106 punti, a pari merito con Eurospar e Ipercoop. La lista è lunga ed è possibile consultarla per intero recandosi sul sito istituzionale di aAtroconsumo, dove sarà possibile scaricare il report.
Nel nostro paese la preoccupazione per questi rapidi incrementi dei prezzi resta altissima, come testimoniano in modo inequivocabile gli assalti ai supermercati di questi giorni. Una vera e propria psicosi che ha riguardato anche le pompe di benzina, visto che una delle prime conseguenze dell’inizio del conflitto, è stato un aumento incontrollato del costo del carburante.
Alcuni giorni fa, l’associazione Coldiretti ha lanciato ufficialmente l’allarme: i prezzi su molti prodotti alimentari di prima necessità non smettono di salire e se il governo non interviene al più presto, il Made in Italy è seriamente a rischio. Coldiretti nel suo comunicato ha scritto che “senza accordo sul prezzo del pomodoro per pochi centesimi al chilo rischia tutta la produzione di salsa e passate Made in Italy proprio in un momento in cui con la guerra in Ucraina e l’esplosione dei costi delle materie prime e dell’energia l’Italia ha bisogno di mettere in campo tutte le sue risorse per garantire le produzioni alimentarie e le forniture di cibo alle famiglie italiane”.
Il premier Draghi, nella conferenza stampa che ha tenuto qualche giorno fa, non ha usato toni allarmistici ma non ha nascosto che la situazione è molto complicata. E se il conflitto in Ucraina continua a protrarsi con questa violenza e a queste condizioni, i rischi per il nostro paese non sono da sottovalutare.
Il Mise ad esempio non ha ancora preso una posizione in merito, ma nelle ultime settimane ai tavoli di Giorgetti si discute di un possibile blocco dell’export. Draghi ha invece parlato apertamente di un possibile razionamento delle risorse. Che il premier alludesse all’energia o ai beni primari, si capisce quanto sia difficile il momento che sta attraversando il nostro paese.
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