La nota App di messaggistica è molto comoda e usata da milioni di italiani. Ma quando la gelosia scatta viene da chiedersi: con chi sta chattando di più? La risposta si trova in due “tap”.
Whatsapp è motivo di “gioie e dolori” per milioni di persone. È un’App comodissima e usata in ogni frangente: non solo per scambiare messaggi tra amici e familiari, ma anche sul lavoro.
Come tutti i mezzi di comunicazione, però, può essere molto “pericoloso”. Addirittura se si parla male del “boss” in chat si rischia pure il licenziamento. È opportuno fare molta attenzione, dunque, a come si usano WhatsApp ma anche i social network.
La gelosia è un sentimento davvero devastante. E quando si ama è inevitabile temere di perdere la persona a cui teniamo di più. Dunque possiamo immaginare quanto “fastidio” possa provocare vedere il partner continuamente chino sul telefono, a rispondere a messaggini inviati chissà da chi. Naturalmente, un “pizzico” di gelosia è concesso e naturale, fisiologico diciamo.
Controllare compulsivamente una persona, invece, qualunque tipo di rapporto abbiamo con lei, è sbagliato. E anche illegale. Il reato di “stalking” viene punito severamente dalla Legge, e a ragione. Dovremmo rispettare la libertà di azione e di pensiero di chiunque. Purtroppo a volte l’insicurezza prevale, e vorremmo sapere cosa succede, cosa fa, cosa pensa il nostro amato in ogni istante della giornata.
Detto questo, e ricordando che non è giusto “spiare” il partner né chiunque altro, possiamo però sfruttare la tecnologia per toglierci “qualche sassolino dalla scarpa”. Se abbiamo paura che il nostro compagno o compagna chatti “un po’ troppo” con qualcuno, possiamo scoprire chi è il destinatario di tante attenzioni.
Diciamoci la verità, amanti e tradimenti esistono fin dalla notte dei tempi. Quando non esistevano gli strumenti digitali, però, probabilmente era più facile nascondere “i peccati”. Oggi, qualunque cosa lasciamo su un telefono, Pc o Tablet può essere trovata. E usata per emettere la “terribile sentenza”.
Molte coppie si scambiano le password dei cellulari o creano profili socia “di coppia”, per “rassicurare” il partner che non c’è niente di nascosto da nessuna parte. Ma stranamente, chi invece “tradisce” non riesce a resistere alla tentazione, e utilizza ugualmente WhatsApp. Ecco il perché di tanti amori finiti “al macero”. Se qualcuno ritiene che il proprio partner faccia parte di quella schiera di “ingenui” che utilizza lo stesso il cellulare per conversare con l’amante, può usare un trucchetto. E metterlo in condizioni di “confessare”. Ecco come.
Se sui social come Facebook, Instagram o altri i commenti sono visibili a chiunque, per “carpire i segreti più intimi” di WhatsApp bisogna per forza “impossessarsi“ del telefonino. Le tecniche usate sono molto creative: mentre dorme, mentre è sotto la doccia, con una scusa o “strappandolo” direttamente dalle mani, o chiedendo ad un amico fidato di “controllare” le conversazioni. Gli amanti più audaci se vogliono possono scoprire con chi il partner sta chattando di più. Bastano un paio di “tap”.
Una volta preso il cellulare, è sufficiente andare su “Impostazioni” di WhatsApp e poi cliccare su “Utilizzo Dati”. Si deve poi accedere alla sezione “Utilizzo Archivio”. Compariranno “per magia” tutte le chat effettuate dall’utente. Ordinate in base al traffico dati. Questo significa che la prima chat in lista è quella con cui l’utente ha scambiato più messaggi. O foto, video, audio eccetera. Se non è il numero di “mamma” o del “capo”, allora sono guai. Il povero partner dovrà giustificare come mai con quella persona c’è un intenso scambio di informazioni.
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