Contanti dentro casa, in molti si chiedono fino a quale cifra possiamo custodire i nostri soldi dentro casa. Vediamo nel dettaglio cosa dice la legge.
L’Italia, si è distinta da un punta di vista, rispetto a tante altre nazioni del vecchio continente, per essere un popolo di risparmiatori.
E questo è dovuto a delle scelte molto lungimiranti di politica economica fatte nel dopoguerra. Certo le crisi degli ultimi vent’anni hanno messo a dura prova la propensione al risparmio dei contribuenti. Ma ancora adesso, restiamo una delle nazioni che risparmia di più e con le maggiori proprietà private come patrimonio.
La guerra in Ucraina potrebbe però cambiare per sempre tutto questo. Sempre più persone infatti, per paura di una nuova guerra che potrebbe travolgere il vecchio continente, stanno decidendo di tenere i propri soldi dentro casa. Una scelta che nasce da una mancanza di sicurezza e dunque diffidenza verso il futuro.
In molti vorrebbero farlo, ma si chiedono se questo sia totalmente legale, visto il modo in cui, tramite varie leggi in questi anni, lo stato ha incentivato sempre di più i pagamenti digitali.
Chiariamolo subito, non esiste nessuna legge che vieta di tenere i propri soldi in casa in qualunque quantità lo si desideri. I controlli nascono soltanto quando si ritiene che questo contante possa avere una provenienza illecita. È necessario però tenere anche in considerazione le nuove regole sull’utilizzo dei contanti che sono state varate di recente dal governo di Draghi.
Una di queste, ovvero la possibilità di effettuare transazioni in contanti per un massimo di mille euro, è stata posticipata al prossimo anno. Il limite rimane attualmente fissato alla soglie di 2 mila euro per tutto il 2022. Una norma che non è stata accolta con molto favore dai cittadini, ma che secondo il governo è indispensabile per tracciare le operazioni e combattere evasione fiscale e riciclaggio di denaro.
Nel caso poi in cui le autorità ritengano di avere dei validi, possiamo, come si accennava in precedenza, subire anche delle perquisizioni da parte della polizia per verificare quanto teniamo in casa. In quel caso, le autorità ci faranno qualche domanda per capire la provenienza dei nostri contanti, e se lo ritengono, potranno delegare al fisco ulteriori accertamenti. Spetterà poi a noi in quel caso giustificare la provenienza dei soldi che custodiamo in casa nel modo più trasparente possibile.
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