Affettati+e+Insaccati%2C+%26%238220%3Beffetti+collaterali%26%238221%3B+al+corpo%3A+meglio+prevenire+che+curare
informazioneoggi
/2022/03/29/affettati-e-insaccati-gli-effetti-dannosi-alla-salute/amp/
News

Affettati e Insaccati, “effetti collaterali” al corpo: meglio prevenire che curare

Published by

Gli affettati e insaccati sono un cibo delizioso, e tra l’altro raccontano anche la storia culinaria del nostro Paese. Ma forse non tutti sanno che “effetti” hanno sul corpo.

Salumi, formaggi, crostini, affettati e insaccati: quante volte abbiamo gustato dei “taglieri” colmi di bontà? In effetti in Italia abbiamo tante eccellenze e prodotti che tutto il mondo ci invidia. Ma alcuni cibi non è che siano proprio “salutari”. Diventa allora opportuno conoscerne i potenziali “danni” e la giusta quantità da assumere alla settimana.

Adobe Stock

Per prima cosa, cerchiamo di capire come mai alcuni alimenti o preparati possono “far male” all’organismo. E intanto spieghiamo qual è la differenza tra affettati e insaccati. I primi, sono preparati con parti intere di un animale: pensiamo al prosciutto crudo ad esempio. Sono costituiti per la maggior parte delle volte da una parte magra e una grassa, tipiche del taglio di carne da cui provengono. I secondi, invece, sono realizzati con mix di carni e parti grasse, sapientemente mescolate, macinate e speziate. Infine, racchiuse in un budello animale e poi stagionati. Ne sono l’esempio più conosciuto le salsicce.

Consumo di Affettati e Insaccati, quali sono gli “effetti collaterali”, secondo gli esperti

I nutrizionisti, nei confronti di salami, salamelle, prosciutti & co. non hanno dubbi – o quasi. Questo tipo di alimenti è noto per la presenza di diversi ingredienti che possono “nuocere” alla salute. Basti pensare all’elevata quantità di sale e dei conservanti usata in alcuni preparati.

I salumi e gli insaccati non sono certo da demonizzare. Ma solitamente gli esperti consigliano quantomeno un consumo limitato. Ovviamente, poi, ogni situazione di salute è a sé stante e in caso di dubbio sulla dieta da seguire è sempre meglio consultare il proprio medico o uno specialista appunto della nutrizione.

Ci sono però delle considerazioni generali sugli effetti al corpo che possono emergere in chi consuma troppi affettati e preparati simili. Innanzitutto, è molto probabile che si alzino i livelli di “colesterolo cattivo”. Se non tenuto sotto certi livelli, si rischiano infarti e ictus. Forse però non tutti sanno che mangiare spesso determinati alimenti, come i “protagonisti di questo articolo”, si rischia anche aumento insolito di insulina e quindi insorgenza di diabete.

Anche l’intestino non è “contento” se deve affrontare una dieta ricca di affettati e insaccati: aumentano le infiammazioni di questo apparato, che poi inevitabilmente si riflettono su altri problemi di salute. Infine, molti studi associano ad un consumo eccessivo di salsicce e salumi ad una più ampia probabilità di avere un tumore.

Le notizie non sono molto “confortanti”, dunque. E allora, come possono fare i “golosi” e quelli che non riescono a rinunciare ad un bel “tagliere” ricco di bontà? Ecco cosa consigliano gli esperti.

Ecco quali sono quelli che “fanno più male” e quelli meno “pericolosi”

Tra i tanti tipi di affettati e salumi che si trovano nelle nostre tavole ce ne sono alcuni, secondo i nutrizionisti, che fanno “più male” di altri. A sorpresa, sono invece “concessi” – ma sempre in quantità equilibrate – altri tipi. I salami molto grassi, le salsicce, la soppressata, la mortadella e i Wurstel sono quelli che sarebbe meglio mangiare in quantità molto molto moderate.

Prosciutto crudo e cotto, invece, rappresentano una “via di mezzo”. Naturalmente andrebbero preferiti quelli meno stagionati e quelli più magri o comunque dai quali si possa togliere il grasso. La bresaola, invece, è ritenuta più “salutare”, ovviamente sempre limitando le quantità. Idem per culatello e lonzino, che hanno carni tenere e piuttosto magre.

Affettati e Insaccati, la giusta quantità di consumo settimanale

Sempre secondo i nutrizionisti, e in linea generale, non bisognerebbe eccedere nel consumo di affettati & co. Le quantità ideali sarebbero intorno a non più di 60 grammi per un massimo di 2 volte alla settimana. Anche questo è un consiglio basato su stime in linea di principio. Come sempre, sarà il medico che ci segue, o il nutrizionista, a stabilire quantità e varietà di cibi da assumere che fanno bene alla nostra singola situazione.

(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

Published by

Recent Posts

Estate e capelli bagnati: dormire così fa male? Gli esperti spiegano i rischi

Capelli umidi nel letto? Ecco cosa dicono gli esperti sui rischi della notte. Molte persone…

7 ore ago

Dove la Terra sprofonda: scopri la sorgente d’acqua più bassa del pianeta

Nel cuore del Medio Oriente, un fiume alimenta una delle meraviglie naturali più estreme del…

10 ore ago

Esiste un limite di età per ottenere la maggiorazione contributiva per invalidità? No, ma attenzione a questi fattori

La maggiorazione contributiva permette di accedere alla pensione prima, ma ci sono regole precise da…

12 ore ago

Parlare con l’INPS oggi è più facile, il servizio di videochiamata è semplice e risolutivo: ecco come fare

L’INPS sempre più vicino ai cittadini, in tema di semplificazione e digitalizzazione dei propri servizi,…

15 ore ago

Nuovo messaggio INPS: in vigore dal 12 luglio nuove regole per l’accertamento disabilità e legge 104

L'INPS ha pubblicato il messaggio numero 2216 del 10 luglio 2025 che riporta nuove regole…

18 ore ago

Pensioni di agosto, sorpresa in busta paga: ecco chi riceverà di più

Un incremento in arrivo sulle pensioni di agosto: scopri i dettagli dell’accredito e a chi…

20 ore ago