Pesce d’Aprile, molti si chiedono da dove nasca una tradizione moderna così curiosa. Vediamo nel dettaglio le teorie degli storici.
Se c’è una data che un po tutti nel mondo, associano allo scherzo e all’umorismo, quella è di sicuro il 1 Aprile. Anche perché parliamo per l’appunto di una data che in tantissime parti del mondo coincide con una festa e delle usanze.
Tra queste vi è quello di essere autorizzati a fare degli scherzi ai nostri amici, concludendo e disvelando il nostro inganno, urlando alla nostra “vittima” una frase diventata molto celebre nei decenni: “Pesce d’Aprile”.
Molti negli anni si sono chiesti da dove nasca un tradizione così curiosa, e la prima cosa che occorre sapere è che non esiste una vera e propria origine storica che sia rintracciabile di questa festa. Molti oltretutto sono convinti che questo nome dipenda da un’analogia che si può fare con i pesci che abboccano ad un amo senza nemmeno accorgersene.
In realtà, se proprio si vuole parlare di storia e provare a rintracciare l’origine del pesce d’aprile, ci si imbatte in una storia un po diversa. Una delle tesi più diffuse sostiene il fatto che questa festa vada collegata in modo diretto all’equinozio di primavera, che si verifica nel mondo intero tra il 20 e il 21 Marzo di ogni anno. Una data che in molti considerano importante, in quanto rappresenterebbe il vero inizio energetico dell’anno.
E infatti in tempi più antichi, era proprio in questa data che si tenevano i festeggiamenti di capodanno. Poi come sappiamo vi fu l’introduzione del calendario gregoriano, che sposto l’inizio del nuovo anno anno alla data del 1 Gennaio.
Ma fino a quando si è mantenuta questa usanza, i festeggiamenti per l’anno nuovo iniziavano durante l’equinozio, per terminare proprio nella data del 1 Aprile. In Francia arrivati all’inizio di questo dopo il capodanno, c’era oltretutto un’abitudine abbastanza curiosa che potrebbe rappresentare anch’essa la genesi del pesce di aprile.
Dopo i dieci giorni di festeggiamenti, per concluderli infatti, gli abitanti francesi erano soliti scambiarsi dei pacchi vuoti come augurio. In Italia invece, possiamo rintracciare la tradizione di fare degli scherzi il 1 Aprile, a partire dagli anni sessanta dell’ottocento. Qui infatti, la città di Genova iniziò a fare sua questa strana usanza che veniva dalla Francia.
E qui questa abitudine attecchì tra i cittadini genovesi in poco tempo, prima diffondendosi nei ceti-medio alti della popolazione, per poi diventare un’usanza anche per la classe più povera di Genova.
Esistono però alcuni studi che ritengono che le genesi del pesce d’Aprile sia molto più antica. Molti infatti la fanno risalire addirittura all’Antica Roma. Si racconta infatti che nel periodo successivo alle Idi di Marzo, i contadini erano soliti organizzare delle feste pagane per rendere tributo alla Dea Cibele. Si tratta di una divinità che nell’antichità godeva di considerazione assoluta, in quanto dea protettrice degli animali e dei luoghi selvatici.
La festa in suo onore durava per giorni interi, e alcuni storici vedono tantissime somiglianze tra quelle usanze e il nostro moderno pesce d’aprile.
Ma ci sono anche altri studiosi che addirittura la ritengono una tradizione nata in principio nell’antico Egitto. Qui oltretutto esiste proprio una leggenda a cui si fa sempre riferimento. Si racconta infatti che un uomo di nome Antonio, avrebbe un giorno fatto una richiesta ad un suo servo, chiedendogli di attaccare al suo amo un pesce molto grande.
Voleva infatti vincere un’importante gara di pesca e fare così bella figura al cospetto della regina Cleopatra. Questa però sembra che prima dell’esibizione si accorse dell’inganno e sostituì il pesce con uno finto piccolissimo. E questa dunque secondo la genesi dello scherzo che siamo soliti fare in questa data.
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