La tragedia sta interessando la Francia, dove 41 bambini sono ricoverati in gravi condizioni dopo aver mangiato una pizza surgelata. Altri 34 in osservazione.
La causa di questa vera e propria “epidemia” è stata individuata nel consumo di una famosa pizza surgelata. Una marca nota anche in Italia. Il fenomeno, che all’inizio sembrava isolato, si sta purtroppo estendendo e ha coinvolto decine di bambini. Le pizze sono risultate contaminate e pericolose per la salute umana.
Le Autorità Sanitarie Francesi stanno lanciando un allarme in diverse regioni: le aree coinvolte dalle intossicazioni sono vaste, ed è per questo che tutta la Francia è in apprensione. Al momento, le località più colpite sono l’Hauts de France, la Nuova Aquitania, i paesi della Loira e l’Ile de France. Si teme, però, che con il trascorrere dei giorni vengano scoperti altri casi. Purtroppo, già tantissimi bambini hanno subito danni importanti e sono ricoverati in gravi condizioni.
Poche settimane fa, il primo caso. Un bambino ha consumato una pizza surgelata e in seguito è stato ricoverato d’urgenza: la causa, intossicazione da Escherichia Coli, un batterio pericolosissimo che può portare anche alla morte. Non appena i medici avevano capito che il problema di salute del bambino era dovuto a un determinato cibo, è stato lanciato l’allarme.
L’azienda, la Buitoni (Nestlé), aveva subito ritirato alcuni lotti della pizza surgelata. Aveva diramato avvisi con inviti a non consumare quel genere di prodotto. Soprattutto a chi l’aveva acquistato prima del 18 marzo. Erano stati forniti anche dei numeri da chiamare per trovare risposta a domande sulle pizze in questione.
Pierre-Alexandre Teuliè, capo della comunicazione dell’azienda, aveva anche cercato di rassicurare i consumatori. Ha spiegato che con la cottura ad alte temperature il batterio non sarebbe pericoloso.
Fatto sta che nei giorni seguenti i casi sono aumentati e hanno colpito altri bambini. Tantissimi. Ben 41 sono ricoverati in gravi condizioni e altri 34 sarebbero oggetto di osservazione. La speranza è che non si manifestino eventuali sintomi riconducibili al contatto con Escherichia Coli.
Ricordiamo che questo batterio può essere mortale. Chi viene a contatto con le varianti più pericolose, comincia ad avere sintomi come diarrea e vomito. Ma possono insorgere complicanze a livello urinario e compromissioni importanti. Sia dell’apparato digerente che quello respiratorio. Sono infatti le complicazioni, che possono portare alla morte.
Secondo il quotidiano francese Le Monde, il batterio avrebbe contaminato in un imprecisato momento della produzione l’impasto delle pizze. La linea di questi prodotti è la “Fraîch’Up”, della Buitoni-Nestlé, che viene realizzata e distribuita nel territorio francese. Parliamo di quantità del calibro di 100.000-150.000 pizze a settimana. Numeri “terrificanti” se si pensa a quante persone sono a rischio contaminazione.
Speriamo che il fenomeno sia stato arginato in tempo. E di conseguenza che non salga ancora il numero di “vittime” dovute al contatto con l’Escherichia Coli.
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