Una delle più note catene di supermercati del nostro paese. Marchio storico italiano è arrivato ad un importantissimo traguardo.
Ci troviamo di fronte alla solita ambigua situazione che sempre più spesso riguarda i cittadini italiani avvolti nel disagio continuo di rischiare di essere truffati dal malintenzionato di turno. Stavolta però il tentativo di raggiro porta un nome molto prestigioso, come anticipato parliamo del marchio Esselunga, leader nel settore commerciale.
Al momento, in questa fase tanto delicata fatta di incertezza e spesso momenti drammatici, la crisi può manifestarsi in ogni sua sfaccettatura, anche purtroppo nell’aumento di quelle dinamiche truffaldine che approfittano proprio di quella debolezza in un certo senso tipica di certe fasi storiche. Succede cosi che sempre più operazioni dalla discutibile matrice etica si concretizzano al fine di racimolare quanti più soldi ed informazioni utili possibili. Truffe, raggiri insomma che di certo non danno tranquillità ai cittadini italiani in questa fase tanto temibile.
Succede cosi che una nota catena di supermercati, una delle più famose in assoluto, parliamo di Esselunga, sia coinvolta in una dinamica davvero sgradevole per milioni e milioni di cittadini che rischiano costantemente di essere truffati dai soliti malintenzionati. Il pretesto è molto originale per la verità e di conseguenza molto efficace nel creare confusione agli utenti. Parliamo dei festeggiamenti per il sessantacinquesimo anniversario della catena stessa di supermercati. Sessantacinque anni di attività insomma. L’informazione per la verità, almeno quella è corretta, il tutto ha infatti avuto inizio nel 1957.
Il pretesto dell’anniversario da festeggiare riguarda molto da vicino il tentativo di raggiro perchè rappresenta le stesse fondamenta del processo truffaldino. Un sondaggio al quale i clienti sono invitati a partecipare e la promessa della vincita di un buono da 500 o addirittura 1000 euro al completamento dell’intervista. Chiaramente il tutto è soltanto un bluff, non esiste alcun sondaggio, non esiste alcun buono. Il fine ultimo è quello di truffare il malcapitato di turno, illudendolo del fatto che quei buoni siano effettivamente disponibili per i clienti.
Se parliamo di Esselunga parliamo di una catena di supermercati nata in Lombardia che oggi conta ben 169 store in 7 diverse regioni, cosi suddivisi:
Una campagna pubblicitaria curata da Alberto Gandin negli anni sessanta diede di fatto ol nome stesso alla catena di supermercati. Lo spot recitava: “Vieni a spendere 1.000 lire lunghe al supermarket con la esse lunga”. Negli anni l’azienda è stata spesso protagonista di concorsi a premi con regali d’eccezione, come nel caso delle 1500 Fiat 500 distribuite ad altrettanto fortunati clienti. Di recente però nessuna iniziativa del genere è stata lanciata, quindi la storia del sondaggio a compilare e chiaramente una truffa. Chi ci è cascato ha parlato della richiesta di una carta di pagamento per accreditare le spese di spedizione del buono conquistato.
Chiaramente la carta serve per rubare i soldi del malcapitato chiaramente, non per altro. Quello che ad oggi è possibile consigliare cosi come fatto anche dalla stessa azienda è stare alla larga da mail o sms dal contenuto ambiguo. Massima attenzione dunque se nel testo del contenuto ricevuto troviamo questi riferimenti:
Nel caso specifico di Esselunga poi bisogna fare ulteriormente attenzione a questi dettagli:
La truffa insomma è sempre dietro l’angolo, ma sventarla, oggi è possibile.
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