Zucchero, stanno per arrivare sul mercato dei nuovi dolcificanti naturali che promettono di sostituire lo zucchero. Vediamo nel dettaglio.
Negli ultimi anni, i consumatori occidentali si sono molto sensibilizzati sull’utilizzo dei dolcificanti industriali. Alimenti come ad esempio lo zucchero raffinato, sono entrati nella nostra alimentazione quasi un secolo fa grazie all’espansione del capitalismo.
L’apertura ai mercati internazionali, ha infatti permesso di avere nei propri scaffali prodotti ad un prezzo bassissimo che rispetto a quelli naturali, hanno un gusto sicuramente più seducente.
Non fosse che si tratta di lavorazioni industriali che non fanno bene al nostro organismo. E se sempre più persone si stanno interessando al tema, scegliendo spesso volontariamente di ridurre il consumo industriale di zucchero, è perché le prime conseguenze di questo regime alimentare si iniziano a vedere.
Basti solo pensare ad una malattia come il diabete, che è in costante aumento nella popolazione da oltre trent’anni. E questo trend non è naturalmente sfuggito alle aziende e multinazionali, che adesso stanno cercando anche loro di adattarsi proponendo la vendita di dolcificanti naturali che possano sostituire il consumo di zucchero raffinato.
All’argomento nelle ultime settimane ha dedicato ampio spazio con un articolo la rivista online Il Fatto Alimentare, che da anni si occupa di tutela del consumatore. In realtà parlare di dolcificanti naturali è forse un termine improprio. sarebbe forse più corretto parlare di dolcificanti prodotti in laboratorio grazie alle tecnologie di ultima generazione, che sono molto simili agli zuccheri che troviamo in natura.
Vi sono ad esempio le taumatine estratte e ricavate da una pianta tropicale chiamata Thaumatococcus danielli. Un’azienda di nome Conagen ha infatti annunciato di recente la sua intenzione di iniziare a produrre questi dolcificanti su larga scala. Il potere dolcificante delle taumatine è stato oltretutto stimato essere superiore di circa 3mila volte lo zucchero, se il confronto viene fatto in laboratorio attraverso il peso.
Ci sono poi le evoluzioni recenti della stevia, uno dei dolcificanti naturali più conosciuti al mondo. Negli Stati Uniti, un’impresa di nome Cargill un nuovo estratto chiamato EverSweet+ClearFlo. È stato ideato nel 2019 e alla stevia si è deciso di aggiungere un aroma naturale che riesce a correggerne il retrogusto metallico che negli anni ha scoraggiato molti consumatori dalla sua assunzione quotidiana.
L’azienda produttrice è molto convinta del successo che si avrà quando sarà lanciato sul mercato. Questo perché si sostiene che si rivelerà particolarmente adatto per la preparazione di bevande dolcificate. Anche perché permette di accorciare notevolmente i tempi di produzioni tradizionali, grazie al fatto che il suo scioglimento è molto rapido. Una start up californiana di nome Sweegen ha poi lanciato un nuovo prodotto che si chiama Ultratia a base di brazzeina.
Anche questo è un dolcificante naturale ottenuto da una pianta tropicale dell’africa occidentale. La brazzeina è stata scoperta nel 1994 e rispetto allo zucchero tradizionale, possiede un potere dolcificante superiore di almeno cinquecento volte. Secondo l’azienda californiana, è adatto anche per essere utilizzato per la preparazione di alimenti solidi, a differenza di tantissimi altri dolcificanti naturali.
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