Bonus benzina da 200 euro, una misura contro i rincari. Scopriamo chi sono i fortunati beneficiari dell’agevolazione.
Le aziende private possono erogare un buono da 200 euro per combattere gli aumenti del costo del carburante. Un’opportunità unica, vediamo come sfruttarla.
La guerra in Ucraina ha provocato un forte rincaro del prezzo del carburante. Diesel e benzina hanno oltrepassato, solo poche settimane fa, i due euro al litro con la conseguenza di una richiesta a gran voce dell’intervento del Governo. Il taglio delle accise ha portato un ribassamento degli importi ma gli automobilisti si domandano per quanto tempo durerà la tregua e se i prezzi torneranno mai quelli del 2021. Il caro benzina, dunque, è un problema lontano dall’essere risolto ma grazie ad alcuni interventi è possibile respirare una pausa dalle enormi spese. Tra questi citiamo il Bonus benzina dedicato ai dipendenti di aziende private. Rimangono esclusi i dipendenti pubblici e le Partite Iva. Con la speranza di un ampliamento della platea dei beneficiari, scopriamo come funziona l’agevolazione.
Nelle scorse settimane il Governo ha erogato un Decreto volto a sostenere le famiglie e le imprese in questo periodo di pesanti rincari. Tra le misure da attivare c’è il cosiddetto “Bonus benzina” ovvero una prestazione che prevede l’erogazione di buoni carburanti per un valore di 200 euro. Si tratta, dunque, di voucher aziendali utilizzabili dai dipendenti per fare rifornimento di carburante.
Le aziende private possono erogare il buono – 200 euro a lavoratore – a titolo gratuito. I voucher sono esentasse e non concorrono alla formazione del reddito imponibile. La brutta notizia è che non è facoltà del lavoratore inoltrare domanda di accesso al bonus. Sarà l’azienda a decidere se dare i voucher ai dipendenti oppure no. Questo è quanto stabilito dalla normativa. Le società che sceglieranno di adottare il Bonus benzina non dovranno pagare alcuna tassa sul voucher.
Il fondo stanziato per i buoni carburanti è di 9,9 milioni di euro per il 2022. La buona notizia è che l’accesso non dipende dall’ISEE e dunque non sono previsti limiti reddituali che restringono la platea dei beneficiari. Possono ottenerlo tutti i dipendenti del settore privato. Si attendono delucidazioni, però, sul fatto che l’azienda possa decidere di erogare i voucher solamente ad alcuni lavoratori oppure se dovrà obbligatoriamente corrisponderli a tutti i dipendenti. Allo stesso tempo, il Decreto dovrà chiarire le modalità di richiesta da parte della società e altri dettagli della misura. È certo, invece, che il Bonus benzina sia cumulabile con altre misure attualmente attive con la conseguenza che i 200 euro potrebbero raggiungere somme ben più elevate.
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