Il Covid continua la sua corsa attraverso le due varianti omicron che stanno lasciando il posto alla variante XE. Aggiungendo nuovi sintomi.
Dopo omicron e omicron 2 ecco che arriva dal Regno Unito la nuova variante del Coronavirus: Omicron XE, una combinazione tra le due varianti omicron.
Scoperta subito dopo le feste di Natale, a oggi sarebbero almeno un centinaio i casi di contagio. Ma potrebbero aumentare vista la velocità di trasmissione rispetto alle varianti precedenti. Per questo motivo le autorità sanitarie inglesi hanno inserito altri 9 sintomi nella lista ufficiale dei disturbi associati al Covid-19 redatta dalla Uk Health Security Agency. Ecco quali sono i sintomi.
Per l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per il momento la variante omicron XE non desta preoccupazione, come lo sono delta e omicron. Ma perché si chiama omicron XE? La sigla non è casuale. La ‘X’ simboleggia la ricombinazione di alcune varianti precedenti. Anche la ‘E’ è stata scelta perché frutto di ricombinazioni, come XA, XB, XC, XD, XF. Tra questa varianti, la XD (scoperta in Francia) e la XF (scoperta nel Regno Unito), frutto della combinazione della variante delta con omicron, sono stretto monitoraggio da parte delle autorità sanitarie.
Ma quali sono i sintomi? Oltre a febbre e mancanza di olfatto, 9 sono i sintomi che contraddistingue la nuova variante:
Tim Spector, coordinatore scientifico del progetto Zow Covid Study ha pubblicato un articolo su Bmj con tutti i dati notando che i sintomi caratteristici del Covid, febbre e perdita dell’olfatto, con le varianti siano meno diffusi.
Per questo motivo, le autorità inglesi hanno modificato la lista dei sintomi legati al Covid dall’elenco ufficiale. Oltre ai “classici” febbre, tosse persistente, persistente olfatto o gusto, l’OMS e il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) hanno chiesto di aggiungere anche i nuovi sintomi (9 in tutto). Invece nell’elenco dell’OMS appaiono che eruzione cutanea, scolorimento mani o piedi, occhi rossi o irritati. Sintomi meno comuni, ma non per questo fastidiosi.
Secondo le autorità inglese, poiché questi sintomi sono ricollegabili anche alla “semplice” influenza di stagione, non è possibile collegarli con il Covid-19. Quindi la regola sarebbe sempre la stessa: chi ha sintomi respiratori e febbre deve rimanere a casa ed evitare i contatti con gli altri. Riducendo, in questo modo, l’infezione da Covid.
(Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).
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