Attenzione a fragole e mele. È uscita anche quest’anno la Clean Fifteen, una lista aggiornata dei 15 prodotti agroalimentari “più puliti”.
Si tratta di una classifica che coinvolge determinati tipi di frutta e verdura. A stilarla, l’EWG, acronimo che sta per Environmental Working Group. Questa lista scaturisce dai dati forniti dal Dipartimento dell’Agricoltura e dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti. Ma cosa significa? Andiamo a scoprirlo.
Quando andiamo al supermercato o ai mercati rionali e vediamo i banchi di frutta e verdura, forse non immaginiamo quali “pericoli” si nascondano sotto a frutti lucidi, perfetti, senza un difetto. Purtroppo, la maggior parte dei prodotti ortofrutticoli che finisce nelle nostre tavole è contaminato da pesticidi.
Le sostanze vengono usate per “proteggere” i raccolti e arrivare ad una produzione ottimale. Le medesime sostanze, però, possono essere dannose per la salute dell’uomo.
In America, ogni anno determinate organizzazioni provvedono a stilare le liste dei prodotti più “puliti” (Clean Fifteen) e quelli più contaminati da pesticidi (Dirty Dozen). Certo, potremmo pensare che la cosa non ci riguardi perché accade in America.
Probabilmente pensiamo che in Europa esistano regole più stringenti riguardo all’uso di pesticidi, fertilizzanti e sostanze chimiche. Purtroppo, come si evince da un report recente stilato dal WWF, l’Italia è al sesto posto nel mondo per “abbondanza” di uso proprio di dette sostanze.
Sempre il WWF ha lanciato un allarme: ogni anno, nel mondo, muoiono milioni di persone a causa dell’avvelenamento da pesticidi. Non solo chi coltiva direttamente le aree dove vengono usate le sostanze. Una buona parte di queste contamina l’aria, e l’acqua, e arriva lontano. Nonostante la presenza di piccole parti di pesticidi in frutta e verdura, il pericolo risiede nell’accumulo. Consumando di continuo prodotti con tante sostanze che sono cancerogene (anche se nei limiti di Legge), il corpo non riesce a smaltirle e i rischi di contrarre malattie (come il cancro) è davvero alto.
Per fortuna, informandoci, possiamo tutelarci meglio. Alcuni frutti, ad esempio, risultano più contaminati di altri. Così come determinate verdure. Ecco che possiamo tenerlo a mente quando andiamo al supermercato.
Quest’anno, secondo le analisi condotte dall’EWG, sappiamo di poter acquistare Avocado, Mais, Cipolle e Ananas in tutta tranquillità. Questi sono i prodotti che hanno meno contaminazione da sostanze chimiche. Seguono Papaya, Piselli Dolci – ma surgelati – Asparagi, Melone Verde e Kiwi. Anche in questi frutti e verdure sono stati rilevate percentuali di pesticidi bassissime.
Ma dopo questi, arrivano i prodotti che cominciano a essere “pericolosi”: parliamo di Cavoli, Funghi, Meloni Retati, e poi Mango, il Cocomero e le Patate Dolci.
Naturalmente una piccolissima percentuale di sostanze chimiche sono state riscontrate anche nei primi 6 prodotti della classifica, ma fortunatamente sono quantità irrilevanti. In linea generale meno del 5% dei cibi che sono stati analizzati avevano tracce di 2 o più tipi di fitofarmaci.
In fondo alla classifica, e quindi tra “i peggiori” troviamo Fragole e Mele. Ecco perché, se proprio dobbiamo acquistare questo genere di frutta, è meglio orientarsi verso il Biologico.
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