Conflitto Ucraina, in molti si sono chiesti nelle ultime settimane se la nostra costituzione preveda la possibilità di entrare in guerra. Vediamo nel dettaglio.
Il conflitto in Ucraina non si ferma, e ormai tutti gli esperti internazionali concordano sul fatto che ci troviamo di fronte a una guerra che non si concluderà nel breve termine. Il massacro di Bucha ha poi convinto l’Unione Europea e gli Usa delle necessità di aumentare il numero di sanzioni commerciali contro Putin.
Una scelta che inevitabilmente alza di molto il livello della tensione. Inizia ad esserci la paura che se la Russia si sente messa all’angolo, possa davvero pensare di invadere una nazione della Nato. Una decisione che farebbe definitivamente deflagrare la terza guerra mondiale.
E il nostro paese si troverebbe in prima linea in questo scontro per il ruolo che assunto in Europa. L’astio della Russia nei confronti dell’Italia è inoltre molto forte. Ha pesato molto in tal senso, la scelta della Farnesina di estromettere trenta funzionari russi dal nostro paese, con l’etichetta di persone non gradite. Ma la costituzione permette al nostro paese di entrare in guerra? Una domanda che in molti si iniziano a fare visto la tensione internazionale che si avverte dall’inizio dell’invasione russa.
Di recente, per chiarire questa questione, è intervenuto il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato. L’uomo è infatti intervenuto sul tema nel corso della conferenza stampa in cui ha presentato la relazione annuale sul lavoro della corte svolto nell’anno 2021. Amato ha in primo luogo ricordato a tutti l’articolo 11 della costituzione, che sancisce come l’Italia ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali.
C’è però anche l’articolo 78 da tenere in considerazione, che consente al Parlamento di poter dichiarare lo stato di guerra al verificarsi di determinate condizioni. La costituzione prevede infatti che il nostro paese possa decidere democraticamente di entrare guerra, a patto che questa scelta sia dettato da un’esigenza difensiva del territorio. Ergo, la guerra è permessa solo quando si viene attaccati militarmente da una nazione esterna.
E secondo Amato, attualmente ci sarebbero tutte le condizioni formali, o comunque si verificherebbero qualora Putin intensificasse la sua attività, per poter dichiarare lo stato di guerra nella nazione. Non bisogna poi dimenticare che l’Italia è anche vincolato al trattato di adesione della Nato.
Questo prevede all’articolo 5 che se uno stato membro subisce un’aggressione sul suo territorio, gli alleati devono fare di tutto a quel punto per supportarlo militarmente. Dunque, per chiarire e concludere questo tema, il parlamento può, nel caso sia intesa come strumento difensivo, dichiarare guerra a un altro paese, la costituzione lo permette.
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