Guerra in Ucraina, la Santa sede negli ultimi giorni ha espresso profonda preoccupazione per quanto sta accadendo. Vediamo nel dettaglio.
Anche il Vaticano inizia ad essere seriamente preoccupato di quanto si sta innalzando il conflitto scoppiato a fine febbraio all’interno dell’Ucraina. La decisione della Russia di invadere la nazione guidata da Zelensky ha infatti trascinato il mondo intero all’alba di quella che sembra purtroppo essere il preludio a una nuova guerra mondiale.
E sembra che adesso la Santa Sede sia preoccupata di un pericolo molto specifico. Il timore infatti è che una guerra nucleare in Occidente sia ormai alle porte.
A confermare le preoccupazioni del Vaticano in merito, è stata di recente la testata giornalistica italiana Adnkronos. E pare che proprio da Papa Francesco sia arrivato sottotraccia, al di là dei discorsi ufficiali, proprio un appello ai governi di tutto il mondo. Un monito affinché il pericolo di un nuovo scontro nucleare sia definitivamente scongiurato. E per la precisione, questo nuovo allarme è arrivato dalla Pontificia Accademia delle Scienze che ha pubblicato un comunicato per parlare di questa nuova minaccia.
Ma non solo, perché nel testo è stata anche delineata una strategia, dei punti di azioni comuni per provare ad evitare da un punto di vista geopolitico questo pericolo. Nel suo comunicato, la Pontifica Accademia delle Scienze spiega infatti che bisogna in primo luogo “rispettare il principio che la forza o la minaccia della forza non sarà usata contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di un altro Stato; impedire l’uso della forza come metodo di risoluzione dei conflitti internazionali, poiché comporta il rischio di un’escalation del confronto militare, incluso l’uso della guerra nucleare, chimica e biologica”.
Per questo l’ente eccelesiatico ha invitato tutte le nazioni a fare il possibile in primo luogo per accogliere i rifugiati che provengono dall’Ucraina. Ma un passo altrettanto importante nelle trattative, deve essere quello di stabilire di nuovo il principio della non proliferazione di armi nucleari.
E per questo diventa necessario e fondamentale “prendere tutte le misure pratiche che riducano la possibilità di una guerra nucleare per incidente, errore di calcolo. Continuare ad osservare gli accordi di limitazione delle armi esistenti per costruire un sistema di sicurezza collettiva in cui le armi nucleari non abbiano posto”. La situazione in cui ci troviamo non è per nulla facile, ma cosa accadrebbe esattamente sa davvero si scatenasse un conflitto nucleare?
A questo quesito ha provato rispondere di recente una rivista chiamata Popular Mechanics. Il quotidiano ha infatti provato a creare con l’aiuto di alcuni esperti una simulazione di cosa potrebbe accadere in caso di conflitto atomico. Lo scenario che gli esperti hanno delineato, prevede che in una prima fase in cui l’intervento degli Stati Uniti permette di sconfiggere la Russia quantomeno sulle unità di terra.
Quello però sarebbe semplicemente l’inizio, il punto di rottura. A quel punto infatti, nulla impedirebbe a Putin di iniziare una guerra con le armi tattiche nucleari. Difficile però a quel punto prevedere in che modo gli Usa potrebbero reagire. Ma probabilmente, ci troveremmo a quel punto di fronte a una guerra totale.
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