Cosa succede se effettuo una prenotazione al ristorante e non mi presento? Ebbene ci sono delle regole che non tutti conoscono.
Non esistono, ad oggi, con la rivoluzione digitale e social, ristoranti italiani, degni di tal nome che non abbiano strumenti di marketing e comunicazione direttamente collegati ad un sito web o ad una pagina facebook.
Investire nella ristorazione, nel nostro Paese, nonostante la complessa contingenza economica, continua a essere una delle maggiori preferenze a livello imprenditoriale.
In città come Milano, ma anche in altri capoluoghi come Napoli, Firenze o come nella capitale, a Roma, anche in piena pandemia aprivano nuove attività. (A proposito è bene ricordare quali sono le regole anti-covid dei ristoranti nel periodo pasquale)
Se prendiamo come esempio Milano, la città della food, solo nella cintura centrale, quindi non in periferia, registriamo decine di nuove aperture al mese di locali. In questo momento, naturalmente, si seguono le tendenze, e ci si affida magari ad esperti del settore per evitare di sbagliare. Anche se gli errori madornali non mancano.
In periodo post pandemia, c’è un rigoroso ritorno, ad esempio, alle cucine tipiche regionali, ma proposte in modo più ragionato, ricercato, abbandonando l’arte effimera e cercando i richiami solidi con la territorialità.
Se da un lato i prezzi vanno rivisti, gioco forza, e gli imprenditori sanno bene che rischiano di ritrovarsi con la sala vuota se propongono “cifre fuori portata”, dall’altra, chi decide di uscire di casa per pranzare o cenare fuori, lo fa per vivere un’esperienza diversa.
Certo, devono esistere formule variegate che accontentano tutti, e una buona pizzeria, nonostante l’Italia ne sia satura, è sempre piena soprattutto nel fine settimana. E poi non passano mai di moda le buone bracerie, crescono i brand che propongono panini d’autore. Piace sempre di più il concetto di fusion.
Ma ci siamo mai chiesti cosa succede se, decidendo di effettuare una prenotazione ad un ristorante, ed impegnando magari un tavolo da 2 a 4 persone, comunicandolo per telefono o via web, all’ultimo momento non ci presentiamo?
In Italia, dovresti saperlo, a differenza di città come Londra e Parigi, per le prenotazioni non ti chiedono l’accesso alla carta di credito, da dove possono trattenere una piccola percentuale se vieni meno all’impegno preso.
Nel nostro Paese, e di questo molti ristoratori non sono affatto contenti, non esiste una normativa precisa che regola formule di obbligo per chi non mantiene l’impegno di una prenotazione di un tavolo.
Certo, cosa ben diversa è un mini banchetto o una cena o pranzo di gruppo. In questo caso il ristoratore e lo chef devono organizzarsi in anticipo, ti chiedono di presentarti di persona al locale, scelgono con te il menu passo passo. E ti chiedono legittimamente un acconto, perché prendono un impegno ancor più importante nei tuoi confronti per un evento speciale. Magari devono organizzare un fuori menu per accontentare le tue preferenze, devono acquistare materie prime in anticipo e pagare i fornitori che di questi tempi non accettano in molti casi, almeno non più, dilazioni di pagamenti, per evitare brutte sorprese.
Ciò non toglie che anche chi si non si presenta ad una prenotazione di un tavolo, effettuata il giorno stesso, poche ora prima, fa un danno non indifferente al ristoratore, che si fa i calcoli su quante cose preparare nella cosiddetta linea. E ogni caso, se in una serata avvenissero per assurdo 3 o 4 situazioni del genere, sarebbe un disastro, oltre tutto privando altre persone della possibilità di cenare in quel locale, magari davvero intenzionate a farlo.
Ripetiamo almeno in Italia non esistono normative precise, ma si agisce solo nella sfera della correttezza e della moralità.
Se la disdetta della prenotazione è considerato un gesto appunto di correttezza, l’omissione di tale condotta non implica quindi alcuna sanzione penale, civile ed amministrativa.
Chi vuole disdire un tavolo non deve fornire alcuna giustificazione e chi si dimentica di non contattare il ristoratore non rischia nulla.
Il titolare del locale ti chiede spesso il numero di telefono, in caso di effettuata prenotazione, ma tu non sei tenuto in alcun modo a rispondere e a giustificarti, qualora non ti presentassi e vieni contattato telefonicamente per comprendere le ragioni del tuo gesto. Oltre al disappunto del ristoratore e ad una eventuale “ramanzina” non può accadere nulla a livello di pagamento di penali.
Ciò non implica che non si dovrebbe motivare con valide ragioni il proprio ripensamento, neanche se avvenuto all’ultimo momento.
Per ovviare a questa situazione, molti locali stanno percorrendo la strada dell’obbligo di prenotazione, provando così a motivare il cliente, soprattutto nel momento in cui, con menu di livello medio-alto, sanno di essere ambiti e conosciuti.
Ma ciò non toglie che in caso di mancata presenza, ahimè, non si possa pretendere nulla. Non si incorre insomma, ragionando dalla parte del cliente, in nessun reato.
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