Sempre più frequente imbattersi, cosi come si diceva in fragorosi, spesso quindi nemmeno tanto velati tentativi di raggiro. Nel caso specifico possiamo individuare determinate tipologie di approccio praticamente in ogni contesto, che sia quello virtuale o quello reale. La vita di tutti i giorni insomma, quella fisica, spesso macchiata da incontri che potrebbero rivelarsi tutt’altro che positivi. Gli esempi per la verità si sprecano, tanti sono i casi di cronaca che potrebbero in qualche modo ispirarci. Approfondire, ad ogni modo, è possibile.
Gli ultimi giorni, ad esempio, ci hanno raccontato delle tentate truffa, alcune purtroppo riuscite ai danni di anziani che spesso vivono da soli a Roma. Falsi operatori di utenze, falsi avvocati, personaggi insomma strampalati che chiedono soldi per questa o quella situazione, spesso coinvolgendo ad arte le sorti di familiari e quant’altro. Parlano di incidenti stradali, problemi economici e tutto il resto. L’anziano nel dubbio cede e la truffa è compiuta. Gli scenari sono tanti insomma, si diceva anche troppi. La realtà è di fatto questa.
Abbiamo poi letto, sempre grazie alle cronache quotidiane dei finti operatori dell’azienda di luce e gas in Lombardia che chiedevano soldi in cambio di fantomatici interventi non richiesti. C’è poi una modalità di raggiro, purtroppo sempre più diffusa che coinvolge in prima persona gli automobilisti. La trama del raggiro è praticamente sempre la stessa che si ripete all’infinito. Il tutto succede chiaramente alla guida. I malintenzionati intercettano la preda, la vittima della quale approfittare insomma. Si avvicinano ma non troppo e provano a colpire la vettura con piccole palline o pietre in modo da provocare ad ogni modo un rumore.
Si avvicinano poi e chiedono al conducente di fermarsi. Una volta spenti i motori mostreranno al malcapitato i risultati del sempre fantomatico danno, uno specchietto rotto, sempre quello volta dopo volta. A quel punto la vittima non crederà ai suoi occhi e proverà a darsi una ragione della cosa, ma la ragione in realtà non esiste. I malintenzionati chiederanno quindi dei soldi per non coinvolgere assicurazioni e quant’altro. Li scatta la vera truffa. La vittima potrebbe accettare per liberarsi da quella situazione oppure proporre in ogni caso l’ingresso in scena delle assicurazioni. L’ultimo scenario chiaramente porta all’allontanamento automatico dei truffatori che cercheranno un pretesto per andare via.
Questo potrebbe essere uno dei consigli da dare a tutti gli automobilisti. Il primo è quello di non fermarsi mai, se chiaramente si è convinti di non aver causato danno alcuno. Il secondo è quello di dichiararsi favorevole al coinvolgimento delle assicurazioni, a quel punto nella quasi totalità dei casi i malintenzionati scappano via. Attenzione dunque quando si è alla guida, soprattutto agli anziani ed ai neopatentati, ogni pretesto potrebbe essere buono per scurire loro dei soldi per le ragioni più strampalate. La realtà che viviamo è purtroppo anche questa.
Sempre più malintenzionati, veri e propri truffatori affollano le nostre strade in cerca della vittima da sacrificare per puri interessi economici. Liberarsi dal rischio certo è possibile, ma bisogna in qualche modo non farsi condizionare dalle parole di persone che nemmeno conosciamo e che possono essere molto convincenti. I rischi esistono, sta a noi, in un modo o nell’altro provare a scansarli.
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