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Problemi al fegato? Questo un semplice test GGT li rileva, ed è incredibile cosa si scopre

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Il fegato è un importante organo-ghiandola che svolge una funzione depurativa e metabolica. Il test GGT serve a sapere se è in buona salute.

È fondamentale per la salute dell’organismo che il fegato funzioni in modo corretto e per saperlo bisognerebbe eseguire esami del sangue specifici. Tra questi, importante è il test GGT.

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In realtà questo test da solo non basta per capire il fegato ha qualche problema. Infatti, indica solo che c’è qualcosa che non va, ma non fornisce ulteriori indizi sulla natura del problema.

Quindi, i medici sono soliti richiedere anche ulteriori esami, come un test della fosfatasi alcalina (ALP). Questo esame serve per diagnosticare disturbi ossei o altri malattie del fegato. Tra l’altro alcune malattie dello stomaco e del fegato permettono di accedere a un’indennità di accompagnamento, ma non tutti i cittadini lo sanno.

Fegato e test GGT: è incredibile cosa si scopre con questo test

Un medico potrebbe prescrivere un test GGT (gamma-glutamil transferasi) a una persona:

  • con gli altri esami del sangue;
  • per controllare gli effetti tossici sul fegato, se assume un farmaco;
  • come monitoraggio di un trattamento, se soffre di disturbo da consumo di alcol.

Nel test vengono misurati i livelli di GGT in un campione di sangue. Se il risultato dà valore un valore alto vorrebbe dire che ci sono dei danni al fegato oppure ai dotti biliari. In caso contrario, il fegato funzionerebbe bene.

In generale, il test GGT per scoprire se ci sono problemi al fegato, se non inserito in analisi del sangue, dura meno di 5 minuti. Si svolge come un normale prelievo di sangue. La persona non deve fare una preparazione specifica. Anche se a volte il medico chiede un digiuno di almeno 8 ore. Questo perché il GGT è molto sensibile e potrebbe dare un risultato “falso”, se la persona assume alimenti, bevande o farmaci anche 24 ore prima del prelievo.

In particolare, negli adulti e nei bambini i valori normali sono compresi tra 0 a 30 unità internazionali per litro (IU/L). Se i valori di una persona rientrassero in questi limiti, non dovrebbe richiedere altre analisi. In caso contrario, sarà il medico curante a valutare e consigliare ulteriori indagini per determinare le ragioni dei livelli elevati di GGT nel fegato.

Questo test fa parte di una serie denominati pannello epatico o esami del sangue del fegato. Questi esami servirebbero a controllare i livelli di altri enzimi epatici, come l’alanina aminotransferasi (ALT), l’aspartato aminotransferasi (AST) e la fosfatasi alcalina (ALP). Nello stesso tempo si possono anche controllare i livelli di proteine e bilirubina, prodotto di scarto del fegato.

Sintomi

I sintomi di una malattia del fegato possono variare in base alla gravità. Tra questi abbiamo:

  • ittero, non solo sulla pelle ma anche negli occhi e nelle mucose;
  • urina scura;
  • nausea;
  • vomito;
  • dolore addominale;
  • nausea.

Anche le cause di un danno epatico potrebbero essere varie, per esempio:

  • epatite;
  • cirrosi;
  • diabete;
  • insufficienza cardiaca congestizia;
  • esposizione a tossine;
  • alcuni farmaci;
  • pancreatite;
  • consumo eccessivo di alcol.

Conclusioni

Insomma, il test gamma-glutamil transferasi (GGT) è un semplice esame del sangue. Un medico potrebbe prescrivere il test per valutare un eventuale danno al fegato o ai dotti biliari. Non sarebbe in grado di diagnosticare la causa, per questo sarebbe preferibile rivolgersi al medico curante che potrebbe ordinare ulteriori test.

(Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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