Quali sono i costi del Superbonus? Cosa si calcola ai fini della somma totale? Il Ministero è intervenuto con delle FAQ per chiarire gli aspetti più critici.
Il Ministero della Transizione Ecologica ha reso nota una serie di FAQ che risolvono la maggior parte dei dubbi relativi al Decreto Costi Massimi in vigore dal 15 aprile 2022, che ha introdotto il nuovo prezzario Superbonus.
Le FAQ spiegano quali spese si calcolano nei massimali, come si introducono le voci non inserite e quando interviene l’asseverazione sulla congruità dei costi, per i lavori di Superbonus.
L’asseverazione sulla congruità dei costi è obbligatoria in due casi:
In pratica, c’è la necessità di stabilire la congruità dei prezzi per i contribuenti che optano per lo sconto in fattura o per la cessione del credito, indipendentemente dal tipo di lavori edilizi compiuti. Invece, nel caso in cui si scelga la detrazione diretta in dichiarazione, l’asseverazione è fondamentale solo in relazione ai lavori effettuati tramite il Superbonus 110%.
Una deroga a tale disciplina è prevista per gli interventi di importo complessivo non superiore a 10mila euro, svolti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio, con l’esclusione dei lavori del Bonus facciate.
Il Ministero ha spiegato anche in che modo sono calcolati i massimali, riportando esempi pratici a scopo esemplificativo. La regola da seguire è quella in base alla quale i massimali si calcolano sull’insieme dei beni necessari per realizzare lo specifico tipo di intervento e non, invece, sulle singole forniture dei materiali.
Ecco gli esempi previsti nelle FAQ:
Sul sito del MiTE, inoltre, è possibile consultare una vasta gamma di FAQ, relative a molti altri lavori specifici.
Dal massimale sono sempre esclusi l’IVA, i costi delle prestazioni professionali, i costi relativi alle opere di installazione e tutti i costi della manodopera. Rientrano, poi, tra le “opere di installazione” solo quelle che riguardano opere provvisionali (come i ponteggi) e opere collegate alle operazioni di messa in sicurezza.
I costi che riguardano queste voci non comprese nel prezziario sono, in realtà, precisati in altri provvedimenti. Ad esempio, per quanto riguarda l’IVA si guarda alle leggi, per i costi professionali al Decreto del Ministro della Giustizia 17 giugno 2016, mentre le spese di installazione e manodopera si calcolano sulla base dei prezzari contenuti nell’articolo 3, comma 4, del D.M. Costi Massimi.
Nel caso in cui il prezzario non contenga la voce relativa al singolo tipo di lavoro che deve essere compiuto e per il quale è possibile richiedere le detrazioni, il tecnico abilitato può egli stesso indicare il prezzo. Dovrà, attraverso un metodo analitico ed un sistema che consideri tutte le possibili varianti che incidono sul prezzo, stabilire l’importo. Il tecnico, infine, dovrà stilare un’apposita relazione firmata per dimostrare il procedimento seguito.
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