Sulla Salmonella nel cioccolato ormai è un tam tam incessante di allarmi. Per aiutare i consumatori, ecco una piccola guida.
Sicuramente molte mamme, preoccupate di comprare cioccolato “contaminato” stanno evitando i prodotti della Ferrero. Tra l’altro vittima insieme ai consumatori proprio in questi giorni di una truffa perpetrata a nome della nota azienda.
Ma è giusto anche fare chiarezza perché solamente alcuni Lotti sono stati ritirati in via precauzionale, mentre tantissimi prodotti al cioccolato sono sicuri. Ecco come riconoscerli.
Il problema dei 134 bambini ricoverati in ospedale ha certamente scosso l’opinione pubblica. Anche perché la Salmonella è un batterio davvero pericoloso, che porta gravi danni alla salute. Gli strascichi si possono accusare anche molti mesi dopo essere guariti. Nei casi estremi il batterio può portare anche alla morte. Dunque è comprensibile che i consumatori non vogliano più comprare i prodotti – destinati appunto poi a bambini piccoli – del noto marchio.
Innanzitutto dobbiamo precisare, come detto anche in altri articoli che abbiamo pubblicato a riguardo, che in Italia i ritiri sono stati effettuati in via precauzionale. I ricoveri in ospedale hanno riguardato bambini in Francia, e alcuni lotti di prodotti sono poi stati ritirati anche in Regno Unito e Irlanda. Infine anche nel nostro Paese.
I prodotti contaminati, però provenivano da un determinato stabilimento del Belgio, ad Arlon. Stabilimento che è stato chiuso e che adesso è oggetto di numerose indagini. Dunque i prodotti al cioccolato potenzialmente pericolosi non sono italiani.
Per capire se un uovo al cioccolato o altri cibi Ferrero sono sicuri, basta controllare bene l’etichetta. Se lo stabilimento di produzione è quello italiano, e più precisamente ad Alba, non ci sono problemi. Ricordiamo che ciò che è stato tolto preventivamente da Ferrero sono alcune uova di piccolo taglio e i cioccolatini Schocko-Bons. Riportiamo di seguito i Lotti ritirati. Vale comunque la regola che se trovati in casa debbono essere riportati immediatamente dove si sono acquistati.
Ricordiamo infine che i prodotti verranno rimborsati anche se non si possiede più lo scontrino. Per Legge, nei casi come questi, per ottenere il risarcimento non è necessario averlo conservato.
L’Azienda Ferrero, sin dai primi casi che hanno coinvolto i bambini, si è prodigata per fornire tutte le informazioni possibili per aiutare i consumatori. Pubblichiamo di seguito il suo ultimo comunicato e i codici dei prodotti che non vanno consumati, e che se trovati in casa vanno riportati indietro.
I codici si riferiscono ai prodotti oggetto di richiamo, che sono: Kinder Sorpresa x 6 “Pulcini”; Kinder Sorpresa Maxi 100g “Puffi” e “Miraculous”; Kinder Schoko-Bons 125g e 46g. Attenzione soprattutto ai Kinder Sorpresa “Pulcini”: il codice deve essere controllato sul singolo ovetto e non nel cartone che contiene i 6 pezzi.
I prodotti al cioccolato oggetto di richiamo sono i lotti che iniziano con la lettera L” e contengono le seguenti sigle: “RZ”; “LZ”; “R03”; “L03”.
Proprio come Ferrero annuncia nel suo ultimo comunicato, dove avvisa i consumatori: “Ogni prodotto riporta il lotto attraverso un codice che inizia per L. I prodotti da non consumare sono tutti quelli che hanno le diciture evidenziate come in immagine (RZ – LZ – R03 –L03).”
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