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Pensioni

In pensione prima se si soffre di queste malattie con e senza legge 104, ma non tutti lo sanno

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Non molti lavoratori sanno che alcune malattie ogni anno danno la possibilità di avere due mesi in più sulla pensione.

Nello specifico queste malattie sarebbero quelle riconosciute dall’INPS come invalidanti. Per questo motivo un lavoratore potrebbe chiedere uno sconto contributivo per poter andare in pensione in anticipo.

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Ovviamente la possibilità non è per tutti i lavoratori ma per una determinata categoria, che ogni anno potrebbe richiedere una specie di bonus di due mesi sulla pensione. Ecco quale.

In pensione prima se si soffre di queste malattie, ma non per tutti è possibile

Si chiamano malattie invalidanti quelle che impediscono alla persona che ne soffre di compiere le più semplici azioni di vita quotidiana. Compromettono la vita personale, sociale e lavorativa della persona e della sua famiglia.

Ottenere benefici e tutele non sempre è facile, anche se si è protetti dalla legge 104. È necessario sottoporsi a visite ed esami sanitari e sarà una commissione medica dell’INPS o dell’Inail ad accerterà il grado di invalidità e, di conseguenza, il riconoscimento della malattia come malattia invalidante. Non tutte le patologie però sono riconosciute come tali. Ad esempio, la fibromialgia, nonostante i dolori al collo, braccia e gambe, non lo è ancora.

Comunque, per poter contrastare queste malattie invalidanti potrebbe essere utile mangiare questi alimenti ricchi anche di Omega-3.

Quindi le persone con disabilità e con il riconoscimento di un’invalidità possono uscire dal mondo del lavoro in anticipo rispetto ad altre persone che non soffrono della stessa malattia.

Quali lavoratori possono ottenere questo beneficio

Da come si capisce, non tutti possono fare domanda per la pensione anticipata, sono una determinata categoria di lavoratori. Si tratta delle persone con disabilità e un’invalidità superiore al 74%. Infatti, per ogni anno di lavoro effettivamente svolto ai lavoratori, che chiedono di uscire in anticipo dal mondo del lavoro, spettano due mesi di contribuzione figurativa. Che però non devono superare i 5 anni.

Tale beneficio è entrato in vigore il 1° gennaio 2002. Di conseguenza, il riconoscimento dei contributi figurativi potrebbe permettere al lavoratore con invalidità di andare in persone 5 anni prima. Quindi in anticipi rispetto a quelli che andranno in pensione con i requisiti standard.

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