Forse non tutti sanno che esiste una sorta di bonus animali domestici, ovvero un modo per recuperare le spese sostenute per i nostri amici a quattro zampe.
Chi ha un animale da compagnia, sa benissimo quanti soldi possa costare, tra alimentazione, svago e cure veterinarie. Certo, l’affetto che ci regalano è impagabile. Ma se vogliamo guardare meramente all’aspetto fiscale è giusto sapere che ci sono dei modi per risparmiare.
Più precisamente possiamo usufruire del bonus fiscale per animali, e ottenere un ritorno di soldi tramite la dichiarazione dei redditi. Chi ha effettuato spese veterinarie nel 2021 potrà dunque fare la richiesta, ma devono essere presentate le fatture comprovanti le prestazioni. E ovviamente bisogna aver pagato con una modalità tracciabile, come la carta di credito.
Grazie ad una speciale norma, ai sensi dell’art 15, comma 1, lett. c. bis, del testo unico delle imposte sui redditi, possiamo usufruire di una detrazione fiscale, “per le spese veterinarie sostenute per la cura di animali legalmente detenuti per compagnia o per pratica sportiva. L’importo da indicare nel rigo non può essere superiore a 550€. La detrazione sarà calcolata sulla parte che supera l’importo di 129,11€”.
Inserendo i dati della fattura negli specifici campi del Modello 730 del 2022 si potrà detrarre, come avviene ad esempio per le spese mediche familiari, il 19%. Tra tutte le spese che abbiamo sostenuto per i nostri Amici a quattro zampe. Vi è ovviamente un limite massimo, individuato nella cifra di 550€. Ricordiamo che è maggiore rispetto al tetto del 2020, che era fissato a 500€.
Un’ulteriore buona notizia è che si può riscattare il 19% anche senza essere specificatamente i proprietari dell’animale. Infatti, la Legge dice che può fare la richiesta: “chi ha sostenuto la spesa, anche se non è proprietario dell’animale domestico; coloro che detengono legalmente un animale domestico da compagnia o per pratica sportiva.”
Non possono invece richiedere la detrazione fiscale: “coloro che hanno sostenuto spese per la cura di animali da allevamento, destinati alla riproduzione o al consumo alimentare; chi ha sostenuto spese per la cura di animali allevati o detenuti per l’esercizio di attività commerciali o agricole.”
Rientrano nella detraibilità tutte le cure mediche effettuate dal veterinario, comprese analisi diagnostici e del sangue. Spese sostenute per interventi chirurgici. Ma anche per l’acquisto di medicinali prescritti dal veterinario. Per queste ultime basterà come prova lo scontrino fiscale, e non c’è necessità di allegare la prescrizione. Attenzione però ai mangimi speciali: anche se ordinati dal veterinario, non possono essere considerati detraibili.
Ricordiamo infine che tutto ciò che vuole essere portato in detrazione deve essere stato pagato con metodo tracciabile: bonifico, carta di credito, assegni bancari o postali.
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
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