In che modo avvengono i controlli da parte dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate sull’ISEE corrente? Chi non è in regola con la propria situazione reddituale, patrimoniale e finanziaria deve stare attento.
L’INPS e l’Agenzia delle Entrate hanno anche il compito di controllare che non vi siano incongruenze su quanto dichiarato all’interno dell’ISEE da parte dei contribuenti.
L’Istituto di Previdenza ha, infatti, comunicato di recente che, insieme all’Agenzia delle Entrate, effettuerà dei controlli del tutto automatici, per evidenziare gli eventuali casi di irregolarità. Lo scopo di tali verifiche è quello di accertare e segnalare i problemi relativi ai saldi sui conti correnti, alle giacenze medie o agli eventuali rapporti finanziari non dichiarati. Tali criticità, infatti, possono sopraggiungere nel momento in cui i dati dell’Anagrafe tributaria e degli archivi INPS vengono comparati con quelli autodichiarati, tramite l’incrocio delle informazioni contenute nei database.
L’ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, e certifica la condizione economico-patrimoniale dei nuclei familiari italiani. Esso è uno mezzo necessario per poter accedere a determinate prestazioni agevolate, come bonus, aiuti, misure di sostegno. Tali strumenti, infatti, vengono erogati proprio sulla base del valore dell’ISEE, che non è uguale per tutti i cittadini.
Il valore ISEE per documentare la ricchezza delle famiglie, si ottiene attraverso il rapporto tra l’Indicatore della Situazione Economica (ISE) e l’indice ottenuto da una specifica scala di equivalenza, i cui valori cambiano e dipendono dal numero dei membri che compongono ogni singolo nucleo familiare.
Per il calcolo del valore ISEE, è necessario, innanzitutto, presentare la DSU, la Dichiarazione Sostitutiva Unica. In essa devono essere indicati tutti i dati anagrafici, quelli che riguardano il patrimonio mobiliare ed immobiliare ed il reddito totale dello specifico nucleo familiare.
Nel caso in cui, durante il periodo di validità dell’ISEE ordinario, dovesse intervenire una modifica della situazione reddituale o patrimoniale dell’interessato, allora sarà necessario fare richiesta per il cd. ISEE corrente.
Di cosa si tratta? È un documento che certifica la situazione reddituale aggiornata del nucleo familiare.
In che modo l’INPS e l’Agenzia delle Entrate effettuano i controlli sull’ISEE corrente? Dopo aver calcolato il valore dell’ISEE ordinario, possono intervenire delle circostanze in grado di causare dei mutamenti della situazione economica e reddituale del nucleo familiare. In questo caso, bisogna aggiornare i dati relativi al quadro finanziario e, dunque, bisogna richiedere l’ISEE corrente.
In base ai dati contenuti nella DSU, l’INPS ricava l’ISEE attingendo a quanto è presente nei propri archivi o alle informazioni autodichiarate dall’interessato o acquisite dall’Agenzia delle Entrate. Dopo 10 giorni lavorativi dalla presentazione della DSU, viene rilasciata tutta la documentazione.
La maggior parte dei controlli da parte dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate sono relativi alle dichiarazioni e alle autodichiarazioni reddituali e patrimoniali e alle variazioni della situazione occupazionale dei membri del nucleo familiare; tali modifiche, infatti, ai fini fiscali, comportano dei cambiamenti del reddito complessivo.
L’INPS ha, recentemente, dichiarato che i controlli da parte degli Enti vengono compiuti in modo automatico, nelle ipotesi in cui vengano evidenziati dei casi di discordanze e squilibri sui saldi dei conti correnti, sulle giacenze medie e su eventuali dati finanziari emersi ma non precedentemente indicati.
Dopo una prima fase di verifiche, possono essere compiuti successivi controlli per mettere a confronto le informazioni dell’Anagrafe tributaria, le comunicazioni obbligatorie e gli archivi INPS con quanto dichiarato dal contribuente. L’INPS e l’Agenzia delle Entrate, infatti, incrociano tutte le informazioni rilasciate dai soggetti interessati al momento della compilazione dell’ISEE.
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