Il sistema previdenziale tutela le lavoratrici che si dedicano alla famiglia con la pensione anticipata.
Per agevolare le lavoratrici tre possibilità di pensionamento anticato con una riduzione sul requisito contributivo.
Si tratta dell’APE Sociale che per le donne si tinge di “rosa”, dell’Opzione donna e della pensione anticipata ordinaria con sconto sui contributi a prescindere dell’età. Esaminiamo le tre formule rispondendo ai quesiti delle nostre Lettrici.
Il quesito: “Si chiede se una donna può usufruire della riduzione di 1 anno per ogni figlio, nel calcolo dei 41 anni e 10 mesi previsti per andare in pensione. Grazie”
La pensione anticipata ordinaria prevede la possibilità di accedere al pensionamento a prescindere dall’età anagrafica e solo con il requisito contributivo. Il contributo richiesto è 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Su questa misura vige il sistema delle finestre mobili, infatti, bisogna attendere tre mesi dal perfezionamento del requisito per poter fruire della pensione.
Questi requisiti rimarranno invariati fino al 2026. Non esistono altre agevolazioni, in quanto già le donne possono accedere a questa misura con un anno in meno.
La misura che prevede fino a due anni di requisiti in meno per le mamme, è l’APE Sociale, chiamata anche APE rosa. L’Ape Sociale prevede la possibilità di ricevere un assegno come ponte fino alla pensione di vecchiaia. La misura è a carico dello Stato e prevede varie tutele. Nello specifico: 64 anni di età e un requisito da 30 a36 anni in base alla tutela (disoccupati, caregiver, invalido e lavori gravosi). Ricordiamo, inoltre, che in pensione anticipata a 64 anni è possibile ma non bisogna commettere questo errore.
Il requisito si riduce di un anno per donne con un figlio e due anni per donne con due figli o più. Ricordiamo che l’APE Sociale è possibile solo con contributi versati all’INPS e scade il 31 dicembre 2022, salvo proroga nel 2023.
In merito all’Opzione donna, una Lettrice ci ha posto il seguente quesito: “Opzione donna e valida anche nel 2022 se si cosa prevede?”
La pensione dedicata alle donne è l’Opzione donna valida per tutto il 2022, salvo eventuale proroga nel 2023. Questa misura permette di anticipare il pensionamento di 8/9 anni, ma prevede in alcuni casi una decurtazione sull’assegno pensionistico. Infatti, è considerata una misura penalizzante.
Nello specifico, possono accedere a questa misura le lavoratrici dipendenti (settore privato e pubblico) che hanno maturato 35 anni di contributi e 58 anni di età al 31 dicembre 2021. La finestra mobile prevista in questo caso è di 12 mesi dal perfezionamento dei requisiti.
Per le lavoratrici autonome è richiesto un requisito contributivo di 35 anni e 59 anni di età maturati al 31 dicembre 2021. In questo caso la finestra mobile è di 18 mesi dal perfezionamento dei requisiti.
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