Qual è il valore odierno dei Buoni Fruttiferi Postali acquistati nel 1999 e quali saranno gli interessi alla scadenza?
Siamo pronti per calcolare gli interessi dei Buoni Fruttiferi acquistati 23 anni fa e conoscere la differenza tra il valore di oggi e quello a 30 anni.
I Buoni Fruttiferi Postali sono tra gli strumenti di risparmio preferiti dagli italiani. L’emissione di Cassa depositi e risparmi, la garanzia dello Stato Italiano, l’assenza di costi di sottoscrizione, il rimborso richiedibile in qualsiasi momento, la tassazione agevolata sono alcuni degli elementi che caratterizzano i Buoni e li rendono allettanti per i piccoli risparmiatori. Oggi come trent’anni fa, tanti cittadini decidono di mettere i soldi al sicuro affidandosi a Poste Italiane e di farli fruttare nel tempo. Seppur minimi, infatti, gli interessi vengono applicati e consentiranno di aumentare il capitale nel tempo. A questo proposito è utile sapere come calcolare il rendimento dei Buoni sia in relazione ad un acquisto del 2022 che ad un acquisto avvenuto, ad esempio, nel 1999.
Dal 2 marzo 1999 al 20 dicembre dello stesso anno tanti cittadini hanno acquistato i Buoni Fruttiferi della serie di emissione W. L’offerta prevedeva un tasso di interesse del 3% per i primi cinque anni in crescita negli anni successivi. Nello specifico, gli interessi tra il sesto e il decimo anno erano fissati al 3,5%; dall’undicesimo al quindicesimo del 4,25 euro; dal sedicesimo al ventesimo del 5,25% e dal ventunesimo al trentesimo dello 0,5%.
Su un importo di 2 milioni di lire, il rendimento netto annuo sarà stato del 2,625% per i primi cinque anni; del 3,0625% dal sesto al decimo anno; del 3,71875 dall’undicesimo al quindicesimo anno; del 4,59375 dal sedicesimo al ventesimo e, infine, dello 0,4375 del ventunesimo al trentesimo anno. Gli interessi, poi, producono altri interessi solo fino ai 20 anni dato che si applica la capitalizzazione composta mentre dal ventesimo anno in poi si applica il regime di capitalizzazione semplice.
I 2 milioni di lire del 1999 devono essere convertiti in euro ottenendo, così, 1.032,91 euro. Il montante risulta di 1.175,79 euro al quinto anno; 1.404,92 euro al decimo anno; 1.686,31 euro al quindicesimo anno e 2.110,89 euro al ventesimo anno. Con la capitalizzazione semplice degli ultimo dieci anni, poi, il montate arriverà a 2.203,24 euro. I calcoli si riferiscono al valore dei Buoni Fruttiferi Postali alla scadenza, nel 2029.
Volendo chiedere il rimborso oggi, invece, occorrerà considerare la capitalizzazione degli interessi ad ogni bimestre e, prendendo come riferimento il montante al ventesimo anno bisognerà aggiungere altri 2 anni e 10 mesi di interessi (ipotizzando l’acquisto nel mese di giugno 1999). Il risultato sarà di 2.137.05 euro. Dato che la differenza tra valore odierno e valore tra 7 anni è minima è possibile per l’investitore decidere di richiedere il rimborso per investire il capitale in altri strumenti di risparmio.
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