La salute degli occhi può aiutare a capire anche lo stato di salute generale dell’individuo. Per tale motivo, bisogna fare attenzione a questi cinque fastidi alla vista.
Molto spesso non dedichiamo abbastanza cura alla salute degli occhi. Infatti, si stima che circa la metà degli abitanti degli Stati Uniti d’America che ha problemi alla vista, non si è sottoposto a visita oculistica nell’ultimo anno.
Tuttavia, consultare annualmente uno specialista può essere d’aiuto, non solo per correggere problemi agli occhi, ma anche per valutare lo stato di salute generale dell’individuo.
“Quando guardiamo negli occhi di qualcuno, stiamo guardando i piccoli vasi sanguigni che alimentano il cuore e il cervello, quindi, tramite la loro analisi è possibile diagnosticare problemi di pressione sanguigna, diabete e patologie autoimmuni“, ha rivelato la dottoressa Annie Negrin, oftalmologo e direttore medico di Exhale MedSpa. “Anche se si ha una buona vista, è estremamente importante sottoporsi a controlli periodici“.
Inoltre, alcuni problemi oculari che spesso vengono associati alla vecchiaia, come la degenerazione maculare e il glaucoma, in realtà possono sopraggiungere anche in giovane età. “Queste malattie, come il glaucoma, non hanno alcun sintomo, quindi molte persone potrebbero soffrirne senza accorgersene“, ha continuato la dottoressa Negrin.
Per tale ragione, se si hanno dubbi sulla propria condizione di salute o se si notano dei cambiamenti alla vista, è necessario fissare al più presto una visita oculistica. Quali sono i cinque fastidi alla vista più comuni? Quali complicazioni possono sopraggiungere se non si interviene tempestivamente?
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Molte persone avranno percepito, più volte, degli improvvisi flash di luce abbagliante, ossia degli scarabocchi simili a moscherini o ragnatele o a macchie e punti o a fulmini. Tale fenomeno è detto miodesopsia.
La causa di questo disturbo potrebbe essere il distacco del vitreo posteriore (PVD), oppure una rottura della retina con conseguente distacco della stessa. Il PVD è un processo di invecchiamento (che subentra, generalmente, dopo i 50 anni; prima se si è miopi) in cui il vitreo, una sostanza gelatinosa che riempie l’occhio e si attacca alla retina, inizia a restringersi e a staccarsi dalla retina.
Non comporta dolori e, per tale ragione, molte persone potrebbero soffrirne senza saperlo. Sarebbe opportuno, tuttavia, sottoporsi a visita oculistica ciclicamente perché in circa il 10% dei casi, tale patologia può portare alla rottura della retina, che può essere ripristinata solo attraverso un intervento col laser. Nei casi più gravi, invece, potrebbe verificarsi un distacco della retina conclamato, che potrebbe anche provocare la perdita della vista.
Gli occhi rossi e lacrimosi sono molto frequenti, soprattutto se si indossano lenti a contatto. Una delle possibili cause potrebbe essere la cheratite, un’infezione della cornea che provoca arrossamento, dolore, infiammazione, secrezione e altri fastidi. Se curata in tempo, può guarire facilmente mentre, se trascurata, potrebbe causare la perdita della vista.
“Le persone che indossano le lenti a contatto hanno una predisposizione maggiore all’arrossamento e alle infezioni“, ha affermato il dottor Randy J. Epstein, professore presso il Dipartimento di Oftalmologia del Rush Medical College di Chicago. Un consiglio molto utile è quello di evitare sempre di dormire con le lenti a contatto, per prevenire lesioni della cornea.
“Sebbene non sia causata da patologie gravi, la diplopia non è mai un bene”, ha sottolineato la dottoressa Rebecca Taylor, oftalmologa presso Nashville Vision Associates.
Tale disturbo può presentarsi in uno solo o in entrambi gli occhi. Se riguarda un solo occhio la causa potrebbe essere un problema alla cornea, mentre se interessa entrambi gli occhi, potrebbe trattarsi di un problema neurologico più o meno grave. Se, dunque, la diplopia è associata a dolore, stanchezza e difficoltà nel linguaggio, è opportuno consultare immediatamente uno specialista.
L’anisocoria è il nome scientifico per descrivere la diseguaglianza del diametro delle pupille. Questa caratteristica potrebbe essere un campanello d’allarme. “Potrebbe non essere nulla o potrebbe essere un aneurisma, un tumore, un’infezione al cervello o un segno di ictus“, ha chiarito la dottoressa Taylor.
Per tale ragione, ai primi segnali bisogna sottoporsi ad una visita oculistica.
Gli occhi non dovrebbero mai far male, dunque, ogni forma di dolore deve essere attentamente valutata. Infatti, oltre che dalle lesioni, potrebbe scaturire da patologie molto più gravi, come la neuropatia ottica o il glaucoma ad angolo chiuso.
La dottoressa Negrin ha sottolineato come curare lo stato di salute generale serva anche per prevenire problemi agli occhi, in particolare controllare la pressione sanguigna ed il colesterolo e non fumare. Sarebbe anche opportuno indossare occhiali da sole tutto l’anno, per prevenire malattie come il melanoma e la degenerazione maculare, che sono più probabili con l’esposizione ai raggi UV .
Per le persone che, invece, trascorrono molto tempo davanti agli schermi, per evitare secchezza oculare, si raccomanda di seguire la regola 20-20-20: ogni 20 minuti, per 20 secondi, bisogna fare una pausa guardando qualcosa a 20 piedi di distanza. Questo esercizio “rilassa la cornea e i muscoli della lettura”, ha assicurato la dottoressa.
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