Scopriamo insieme cos’è la vulvodinia, la malattia di cui soffre anche la fidanzata di Damiano Giorgia Soleri.
In questi giorni, grazie alle dichiarazioni di Giorgia Soleri, il grande pubblico sta affrontando un tema molto delicato che riguarda la salute delle donne. Anche alla Camera si è discusso di una patologia, per portarla a riconoscimento tra quelle invalidanti. La condizione cronica è la Vulvodinia, una problematica che colpisce molte donne in età fertile.
Ma cos’è questa patologia? Come si diagnostica? E soprattutto, come si cura? Sono tante le domande e purtroppo poche le informazioni rese disponibili a tutte le donne che soffrono di vulvodinia. Siamo di fronte ad un approccio pregiudiziale di fronte a questa e altre malattie che colpiscono le donne, come l’endometriosi. Forse però, qualcosa sta cambiando.
Come si intuisce dal nome, la vulvodinia è una problematica che coinvolge l’area vulvare. Si tratta di una condizione che colpisce moltissime donne, circa il 10-15% di quelle in età fertile. Questa malattia ginecologica è caratterizzata dalla comparsa di forti dolori (di stampo cronico) che si sviluppano nella parte intima. Oltre a questi, possono manifestarsi bruciori localizzati e problemi ad avere rapporti sessuali.
Le cause sono da individuare in una predisposizione genetica e anche nell’insorgere di infiammazioni. Nonostante però si tratti di una patologia molto frequente, spesso le donne non sanno nemmeno di averla. L’approccio medico riguardo a questo problema è ancora molto “retrogrado”. Addirittura la malattia viene definita “psicosomatica” anche se la scienza ha dimostrato una correlazione tra fenomeni biologici ed effetti dolorosi.
L’interpretazione obsoleta fa sì che tante donne non solo non riescano a curare la vulvodinia, ma vengano anche tacciate di avere problemi psicologici/sessuali. La malattia, se diagnosticata, si cura con una terapia adeguata, a base di detergenti appositi, antidolorifici e altre precauzioni. Come l’utilizzo di tessili delicati per l’abbigliamento intimo.
La stessa Giorgia Soleri ha raccontato di essere stata vittima di veri e propri pregiudizi. In alcuni casi anche di “violenza verbale”. Durante un’intervista ha dichiarato: “Mi sono sentita dire di tutto, che sono pazza, ansiosa, frigida, bugiarda. che ho paura del sesso, che dovrei masturbarmi di più“. Sono affermazioni inaccettabili in una società che pretende di essere avanzata. Invece queste cose succedono ancora, e a tantissime donne.
Fortunatamente, sembra che alcune parti politiche abbiano cominciato a interessarsi della questione. Alle Camere è stata presentata una proposta di Legge dove si chiede il riconoscimento della vulvodinia come malattia cronica e invalidante. Dunque oggetto di tutti quei benefit e supporti che vengono erogati quando siamo di fronte a determinate patologie.
La speranza è che la testimonianza di un personaggio pubblico influente e amato come Giorgia Soleri smuova le coscienze della politica e soprattutto dell’ambito medico, in modo che questo problema di salute non sia più invisibile.
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