Se i soldi sono finiti come si possono pagare le tasse? È possibile allontanare il rischio di pignoramento del conto corrente o del fermo dell’auto?
Quando l’obbligo di pagamento delle tasse non può essere ottemperato occorre attivarsi per non rischiare di cadere in seri provvedimenti.
Pagare le tasse è un obbligo che tutti i contribuenti hanno e che non guarda in faccia nessuno. Arriva il pagamento delle imposte per i ricchi e per i poveri, per chi deve mantenere solo se stesso e chi ha una famiglia numerosa, per chi ha le spalle coperte e chi fatica ogni giorno per poter sopravvivere in un mondo di spese eccessive.
Le tasse servono per consentire allo Stato italiano la ridistribuzione delle ricchezze tra i cittadini e garantire l’istruzione, la sanità e altri “privilegi” che altre nazioni non hanno. Un fine, dunque, legittimo ma che richiede ai cittadini numerose scadenze annuali da rispettare che si aggiungono alle spese mensili che una famiglia – o un’impresa – deve sostenere. E se non si paga le conseguenze sono gravi come il pignoramento dei soldi o il fermo dell’auto. Ma cosa si può fare se i soldi a disposizione non ci sono?
Il contribuente che non può pagare le tasse deve intervenire prima che il Fisco possa applicare la riscossione coatta avvalendosi del proprio potere per pignorare i beni del debitore. Macchina, conto corrente, immobili, il rischio di perdere tutto è reale e deve essere allontanato il più possibile.
L’Agenzia delle Entrate offre al cittadino di poter regolarizzare la propria posizione in ritardo tramite ravvedimento operoso. Si tratta di una procedura con cui corrispondere quanto dovuto beneficiando di sanzioni ridotte rispetto a quelle applicate qualora fosse il Fisco a dover richiedere indietro la somma dovuta inviando una cartella esattoriale.
Lo strumento per poter pagare quanto dovuto prima che il Fisco avvii controlli e accertamenti con conseguente invio di una cartella esattoriale dall’importo elevato tra sanzioni e interessi è il ravvedimento operoso. Rimane il fatto, però, che tante persone non hanno a disposizione la liquidità necessaria per poter corrispondere in una volta l’intera somma.
Il Fisco consente loro di inoltrare un’istanza online per richiedere la rateizzazione dell’importo. La domanda di pagamento a rate potrà essere inoltrata online accedendo al portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Un’occasione allettante, dunque, per non arrivare al pignoramento dei soldi o al fermo dell’auto ma attenzione a non saltare nemmeno una delle scadenze prefissate. In caso di omesso pagamento, infatti, si perderà il beneficio della dilazione e occorrerà corrispondere l’importo mancante in una sola volta e il prima possibile.
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