Il cattivo pagatore è quella persona che dopo aver ricevuto una somma in prestito non paga le rate per estinguere il debito.
Il prestito può essere chiesto alla banca oppure ad un altro ente finanziario. In caso di mancato pagamento questi possono fare la segnalazione alla CRI, ovvero alla Centrale dei rischi interbancari.
La Centrale è gestita dalla Banca d’Italia e consiste in un archivio di informazioni in cui sono segnalati i debiti di famiglie e imprese.
Come conseguenza il debitore sarà segnalato come cattivo pagatore nei confronti di banche o intermediari finanziari. Inoltre, inserito in una specie di lista nera. Di conseguenza, qualora si presentasse l’occasione per richiedere un finanziamento la richiesta verrebbe respinta.
Quindi i dati raccolti creano una storia creditizia di un cliente alla quale possono accedere tutti gli istituti di credito. Con questo sistema le banche riescono a concedere un credito solo alle persone “virtuose”, ossia in grado di onorare il loro debito. E nello stesso tempo, possono tutelare i propri interessi.
Ovviamente per diventare un cattivo pagatore non è sufficiente un piccolo ritardo nel pagamento dovuto magari a problemi finanziari. Infatti, per essere segnalati e inseriti nella lista nera devono verificarsi queste due situazioni patrimoniali:
Come detto in precedenza il cattivo pagatore non potrà accedere a prestiti o finanziamenti. Spesso, io debito non è in grado neanche di accedere alla carta di credito o di debito. Questo perché il meccanismo prevede l’anticipo di somme di denaro.
Bisogna chiarire una cosa importante. La segnalazione al CRI da parte delle banche o di istituti di credito è obbligatoria. Per questo chiunque chiederà un prestito automaticamente si troverà iscritto nell’archivio. Quindi a prescindere dal pagamento delle rate in tempo o in ritardo. Questo chiarimento è importante perché nel caso in cui una persona fosse segnalato come cattivo pagatore diventerà difficile cancellarsi dalla lista nera.
Infatti, anche se il debito risulta estinto si rimane ancora inseriti nella lista nera come cattivo pagatore. Solo il tempo potrà modificare questo status. Ad esempio, se il ritardo riguarda due rate, per esempio di un mutuo, si rimane iscritti nell’archivio per 12 mesi. Invece, se superiore anche per 24 oppure 36 mesi.
È possibile verificare la propria posizione inviando una richiesta alla banca o l’istituto di credito dove si è chiesto il finanziamento.
Anche sul sito della Banca d’Italia nella sezione Centrale rischi si possono ottenere tutte le informazioni: www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/servizi/accesso-cr/
Un altro modo per pagare i debiti è la Legge 3/12 perché potrebbe cambiare la vita (in meglio). Si tratta di una legge ideata per dare una seconda opportunità a chi ha commesso degli errori in buona fede. Restituirebbe in pratica la reputazione a coloro che si trovano nella lista nera come cattivo pagatore. È importante segnalare che questa legge è detta anche legge anti suicidi. Per questo è molto importante farla conoscere a più persone possibili.
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