C’è una malattia dal nome un po’ complicato ma che è davvero diffusa. Una volta scoperta, viene da chiedersi: come si guarisce dalla prosopagnosia?
Innanzitutto, per chi non lo sapesse, la prosopagnosia è una condizione per lo più genetica. Ovvero, si nasce così. Ma si può anche acquisire a seguito di traumi o malattie rare. Chi ne soffre, in pratica non riesce a riconoscere i volti umani. Nei casi più gravi nemmeno il proprio.
Sembra davvero impossibile, e invece è così. La prosopagnosia è una di quelle malattie di cui si sente parlare poco, come alcune malattie delle donne, la vulvodinia o l’endometriosi, tanto per citarne alcune. Ma che affligge moltissime persone. Addirittura sappiamo che Brad Pitt, il bellissimo attore, e la conduttrice italiana Enrica Bonaccorti. Potremmo dire che la prosopagnosia è l’opposto della dote di iperfisionomia. Che permette alle persone di riconoscere un volto alla perfezione, anche se visto per pochi secondi.
Chi soffre di prosopagnosia certamente può vivere situazioni sociali di disagio. Questa malattia ha due possibilità di manifestarsi. A seguito di un forte trauma, ad esempio: un’emorragia cerebrale, un tumore al cervello, ma anche a malattie come il Morbo di Parkinson o l’Alzheimer. Oppure essere congenita. L’individuo non si accorge di averla fino a che non accade qualcosa di eclatante. Come un disturbo psicologico.
I sintomi sono chiari. Quando una persona soffre di prosopagnosia non riconosce i volti delle persone. Nei casi più gravi, nemmeno il proprio quando si guarda allo specchio. Non è un semplice “difetto di memoria”, ma qualcosa che va a colpire le aree del cervello che appunto aiutano l’essere umano a interagire con gli altri. Anche riconoscendone il volto.
Chi soffre di prosopagnosia può manifestare molti problemi a livello sociale. Fobie, depressione, ansia, e comportamenti compulsivi. Non riconoscere gli altri limita anche le possibilità di inserirsi correttamente nella comunità, e di conseguenza portare a problemi sul lavoro e in famiglia.
Alcuni studiosi hanno notato che chi ha la prosopagnosia esordisce anche con problemi dello spettro autistico, o di alcune malattie come la sindrome di Turner.
Diagnosticare questa condizione è davvero difficile, perché ci vuole l’intervento del neuropsichiatra. Solamente tramite accurati test si possono vedere il grado ed eventualmente la causa della malattia. Dunque anche la cura non ha una terapia precisa. Tutto varia in base al singolo caso, al fatto se vi sia una lesione cerebrale oppure se la prosopagnosia sia genetica in un cervello sano.
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