Il Bonus di 200 euro verrà erogato in favore dei disoccupati, ma non degli inoccupati. Dunque, cosa serve per dimostrare il proprio stato e quali sono le differenze tra i due? Ecco tutti dettagli.
Il Governo ha annunciato l’erogazione di un nuovo Bonus, del valore di 200 euro, in favore dei disoccupati. Secondo le prime stime, tale benefico interesserà ben 28 milioni di cittadini. Del trattamento, invece, non potranno beneficiare gli inoccupati e gli inattivi. Serve, dunque, la Naspi? Perché l’Esecutivo ha introdotto tale misura?
Anche il Bonus di 200 euro rientra nel piano dell’Esecutivo di incrementare gli aiuti economici per le famiglie in difficoltà. Le altre categorie a cui sarà concessa la fruizione sono i lavoratori dipendenti e quelli stagionali, i collaboratori domestici, i pensionati e, a determinate condizioni, anche coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza.
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Si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo definitivo del cd. Decreto Aiuti, col quale il Governo ha predisposto delle misure per far fronte alla grave crisi economica che ha colpito numerose famiglie, in seguito allo scoppio del conflitto in Ucraina. In particolare, si parla di un Bonus di 200 euro (attivo dal prossimo luglio) che verrà erogato direttamente dall’INPS e riguarderà anche i disoccupati, ma solo a determinate condizioni.
Perché, invece, non potranno godere dell’agevolazione anche gli inoccupati o gli inattivi? Perché il contributo mira a sostenere chi ha perso il lavoro e non anche chi non ha mai lavorato o coloro che non lo cercano.
Attenzione, però, perché il Bonus di 200 euro non spetterà automaticamente a tutti coloro che sono senza lavoro. Il Decreto Aiuti, infatti, ha specificato che i disoccupati potranno riceverlo solamente a due condizioni:
Per quanto riguarda il primo requisito, coloro che sono normalmente iscritti al Centro per l’Impiego e percepisce la Naspi, a partire dal prossimo luglio, riceveranno il Bonus di 200 euro, che verrà erogato insieme all’indennità di disoccupazione.
Lo stesso discorso riguarda anche i soggetti destinatari della Dis-coll, l’indennità di disoccupazione riconosciuta ai collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, come, ad esempio, gli assegnisti di ricerca e i dottorandi con borsa di studio.
In tutte le ipotesi sopra indicate, il versamento è compiuto direttamente dall’INPS. Dunque, già a partire dal prossimo luglio, dovrebbe essere disposto l’accredito dei 200 euro, ma l’ufficialità ci sarà solo dopo la pubblicazione del testo del Decreto Aiuti in Gazzetta Ufficiale.
Infine, è utile ricordare che per i disoccupati che percepiscono un ammortizzatore sociale non bisogna presentare alcuna richiesta, perché il Bonus verrà erogato automaticamente.
Il Decreto Aiuti prevede la possibilità di erogazione dei 200 euro anche a coloro che, pur essendo disoccupati, non percepiscono ammortizzatori sociali. L’altra categoria di beneficiari, infatti, è costituita da coloro che non lavorano e fanno parte di un nucleo familiare in cui vi sia un percettore del Reddito di Cittadinanza. In questa ipotesi, però, spettano soltanto 200 euro complessivi a famiglia (e non 200 euro per ogni individuo).
Oltre ai disoccupati, anche i lavoratori dipendenti ed i pensionati hanno diritto al Bonus. In tal caso, dunque, l’erogazione avverrà automaticamente, cioè direttamente sulla busta paga o sul cedolino della pensione. Per le altre categorie di destinatari, invece, le regole non sono ancora state definite nel dettaglio e, quindi, bisognerà attendere il testo definitivo del Decreto.
È utile ricordare, tuttavia, che il Bonus in questione è una misura una tantum, quindi, l’accredito dei 200 euro avverrà soltanto una volta.
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