Ci sono molti modi per combattere le vene varicose anche senza ricorrere all’intervento chirurgico.
La prevenzione è l’arma più potente, in grado di evitare le complicanze di interventi invasivi e dolorosi. Le vene varicose, purtroppo, compaiono inevitabilmente a una certa età. Il problema non è solamente di carattere estetico però, e saperlo può aiutare a migliorare la condizione.
Sul perché vengono le vene varicose troviamo diverse risposte. Sicuramente la predisposizione genetica fa sì che lacune persone sviluppino prima questa forma di disturbo circolatorio. Poi ci sono alcune abitudini di vita che favoriscono l’insorgere delle varici, come la sedentarietà, gli eccessi di fumo e alcol. Paradossalmente, anche stare troppe ore in piedi (magari per lavoro) porta a sviluppare maggiormente le vene varicose.
Quando compaiono significa che c’è qualcosa che non va a livello di circolazione sanguigna. Le varici non sono dannose di per sé ma vanno tenute sotto controllo. Anche perché possono degenerare e portare a disturbi di salute più importanti, seppur rari. Parliamo ad esempio di emorragie, coaguli di sangue, ulcere, eczemi e insufficienza venosa cronica. Per fortuna, possiamo adottare alcuni comportamenti che rallentano l’evoluzione di questa condizione.
Per capire come evitare la comparsa delle varici basta pensare che sorgono per un malfunzionamento circolatorio. Dunque, per combatterle, dobbiamo tutelare la circolazione del sangue. In un regime di vita sana ed equilibrata non dovrebbero mancare momenti dedicati all’esercizio fisico. A maggior ragione se si soffre di varici.
Non è necessario iscriversi in palestra o fare sessioni di allenamento intensive. Bastano 20 minuti al giorno, anche di pratica yoga, per ristabilire le funzioni dell’organismo, comprese quelle circolatorie. Anche lo stretching è un’ottima arma contro le varici.
Per chi arriva stanco la sera e sente le gambe gonfie, c’è una semplice pratica da eseguire. Bisogna stendersi a terra, su un tappetino, e tenere sollevate le gambe per 2 o 3 minuti. In questo modo si facilita il ritorno del sangue al cuore e le vene si sforzano di meno. Chi non riesce ad eseguire questo esercizio può sfruttare un’alternativa. Sarà sufficiente sdraiarsi a letto e poggiare le gambe su 3 o 4 cuscini alti, per almeno 15 minuti.
La sedentarietà e lo stare troppo in piedi sono altre due abitudini da evitare. Se proprio non si può, magari a causa del proprio lavoro, è necessario “spezzare” la routine. Basterà tenere sollevate le gambe almeno 2 volte al giorno. Magari prima di mettersi alla scrivania e la sera terminato il lavoro. Poi eseguire almeno una sessione di stretching al giorno.
Solitamente è proprio il medico che consiglia l’uso degli speciali collant. Si tratta di un’arma in più da sfruttare per controllare la cronicizzazione delle vene varicose. Ne esistono vari tipi, da scegliere in base alla gravità della condizione. In linea generale, queste speciali calze aiutano a mantenere le valvole venose nel modo corretto, e facilitano la circolazione del sangue alleggerendo il compito delle vene.
All’abitudine di indossare calze elastiche e di muoversi spesso, possiamo aggiungere un’altra pratica molto utile. La doccia fredda. Sebbene al ritorno dal lavoro il desiderio sia quello di infilarsi dentro l’acqua bollente, ciò non fa bene alle varici.
In caso di vene varicose è opportuno effettuare docce fredde. Magari solamente nelle gambe. Questa pratica allevia tra l’altro la sensazione di gonfiore ed elimina la comparsa dei fastidiosi crampi.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)
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