Buoni Fruttiferi Postali, scopriamo come calcolare in autonomia gli interessi dei Buoni della serie R, Q e S per capire qual è il guadagno alla scadenza
Tanti cittadini hanno una necessità, riuscire a calcolare gli interessi dei Buoni Fruttiferi Postali in proprio possesso. Vediamo come precedere per conoscere il rendimento.
I Buoni Fruttiferi sono uno strumento di risparmio che da anni Poste Italiane propone ai suoi clienti. I piccoli investitori che desiderano tutelare i propri soldi sono i destinatari preferiti dell’azienda ma può capitare che alcune persone ricevano in eredità un Buono oppure che lo ritrovino in un cassetto dopo decenni. L’investimento precedente all’anno di entrata dell’euro presuppone un Buono in lire; poi occorre considerare il cambiamento della tassazione avvenuto nel 1987. Dettagli che fanno la differenza e che incidendo sul calcolo degli interessi potrebbero generare confusione nel titolare. Da diversi mesi, poi, è nota la diatriba tra clienti e Poste Italiane proprio con riferimento ad una presunta pratica commerciale scorretta che ha impedito ai proprietari dei Buoni di riscuotere il capitale e gli interessi. Insomma, la questione richiede un chiarimento. Approfondiamo l’argomento e vediamo come procedere in autonomia al calcolo degli interessi stessi.
Cominciamo dall’approfondimento dei Buoni Fruttiferi serie Q emessi dal 1° luglio 1986 al 20 settembre 1986. Non è prevista alcuna imposta da versare allo Stato e per effettuare il calcolo degli interessi alla scadenza basterà moltiplicare il valore nominale del buono sottoscritto per 14,44 tenendo conto della scadenza dei 30 anni e basandosi sugli interessi corrisposti ogni cinque anni fino al ventesimo anno. Parlando del 1986 è chiaro come la sottoscrizione sia avvenuta in Lire. Di conseguenza occorrerà inizialmente convertire il valore dalle Lire all’euro dividendo la cifra per 1.936,27 euro. Un Buono Fruttifero di 2 milioni di euro, ad esempio, diventerà di 1.032,91 euro. Moltiplicando per 14,44 si otterrà 14.915,22 euro, l’importo da recuperare alla scadenza.
Per i Buoni emessi dal 21 settembre 1986 al 31 agosto 1987, invece, lo Stato applica un’imposta del 6,25%. Di conseguenza il calcolo dovrà essere effettuato moltiplicando il valore nominale per 12,39. L’emissione successiva, poi, da agosto a ottobre 1995 prevede un’imposta del 12,5% con il valore nominale moltiplicato per 11,03.
La serie R è stata emessa dal 1° novembre 1995 al 30 novembre 1996 con interessi del 7% per i primi cinque anni all’11,50% dal sedicesimo anno. Il valore iniziale, dunque, dovrà essere moltiplicato all’incirca per 9,41. Interessi ancora più bassi, infine, per i Buoni Fruttiferi Postali serie S emessi dal 30 novembre 1996 al 23 giugno 1997. Per conoscere il valore alla scadenza dei 30 anni occorrerà moltiplicare il valore del Buono per 3,49.
Il sistema utilizzato per il calcolo è approssimativo ma efficace. Per avere un risultato esatto dei guadagni è consigliabile utilizzare il tool messo a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti sul portale ufficiale.
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