Imprese, arrivano gli aiuti del Governo con il Decreto anti-rincari. Scopriamo quali sono le novità rivolte agli imprenditori e i contributi erogati.
Il Decreto anti-rincari comprende 89 articoli e 247 commi volti al sostegno delle famiglie e delle imprese contro gli aumenti del 2022.
Dal Senato alla Camera, il DL è pronto per l’ufficializzazione dopo essere stato più volte modificato ed ampliato. Particolare attenzione è stata posta ai bonus sociali, agli aiuti per sostenere gli aumenti del carburante e al tema golden power. Il settore imprenditoriale necessita di urgenti interventi per una ripresa repentina in seguito alla crisi legata alla pandemia e alla guerra in Ucraina.
Tante aziende si trovano in grande difficoltà economica, le materie prime costano troppo, i trasporti anche e molto spesso manca la manodopera. La situazione può essere definita a tratti tragica quando invece l’Italia avrebbe bisogno di trovare stabilità e aiuti per sostenere un rinnovamento e una evoluzione verso un futuro più green ed autonomo.
Le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza pari o superiore a 16,5 kW potranno ottenere un contributo straordinario come credito d’imposta pari al 12% della spesa sostenuta per acquistare la componente energetica ed effettivamente utilizzata tra aprile-maggio-giugno 2022. Condizione necessaria è che il costo dell’energia abbia subito un aumento dei prezzi per kWh superiore al 30% rispetto allo stesso trimestre del 2019. Il calcolo dovrà prendere come riferimento la media relativa al primo trimestre dell’anno in corso.
Le imprese con forte consumo energetico (le cosiddette aziende energivore) e a forte consumo di gas naturale (le gasivore) potranno contare su un aumento dei contributi straordinari erogati sotto forma di credito d’imposta. Parliamo del passaggio dal 20 al 25% della quota per le spese di acquisto della componente energetica utilizzata nel secondo trimestre 2022 per le energivore e dal 15 al 20% per le gasivore e l’acquisto del gas naturale.
Alcune puntualizzazioni sul credito d’imposta per le imprese che hanno acquistato gas naturale che non sono considerate forte consumo di gas. È previsto un contributo sotto forma di credito d’imposta per una compensazione parziale dei costi maggiorati sostenuti per acquistare il gas naturale per usi energetici differenti da quelli termoelettrici.
Il credito corrisponde al 20% dell’importo speso con riferimento all’effettivo consumo del gas stesso nel secondo trimestre 2022. Anche in questo caso la differenza dei prezzi dovrà essere minimo del 30% per poter accedere al contributo. I prezzi di riferimento sono quelli del Mercato Infragiornaliero che vengono pubblicati dal Gestore dei Mercati Energetici. Il credito, poi, è cedibile unicamente per intero dalle imprese a soggetti terzi senza facoltà di successiva cessione con l’opportunità, però, di procedere con ulteriori due cessioni in favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’Albo.
Il Decreto anti-rincari vuole contribuire all’indipendenza energetica da fonti di importazione sostenendo la produzione rinnovabile in ambito agricolo. Da qui la possibilità di utilizzare a pieno la capacità tecnica di produzione per gli impianti già in attività in aggiunta alla potenza nominale di impianto e alla potenza di connessione in immissione contrattualizzata. Il tutto tenendo conto della capacità di connessione dell’impresa e della capacità tecnica dell’impianto e della normativa vigente con riferimento all’impatto ambientale e all’autorizzazione integrata ambientale.
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