Famiglie senza casa a causa del Superbonus 110%. Le complicazioni che girano intorno alla misura portano all’interruzione dei lavori e diverse persone rimangono in mezzo a polvere e scatoloni.
Una coppia di Monsummano Terme ha visto svanire il sogno della casa nuova pronta prima della nascita del figlio in pochi attimi. Il blocco della cessione dei crediti è la causa del disagio.
Passare dal sognare la propria nuova casa nei dettagli a non sapere se e quando si potrà riposare tra le pareti dell’abitazione rinnovata, ecco cosa è accaduto ad una giovane coppia di Monsummano Terme. Pensando di risparmiare ristrutturando con il Superbonus 110% si è ritrovata a richiedere un mutuo, fare domanda di cessione del credito per poi ritrovarsi con i lavori bloccati e una casa piena di scatoloni da non poter disfare. La burocrazia impedisce, ancora una volta, la realizzazione di un sogno e la strada per risolvere la problematica sembra ancora lunga.
La storia dei due giovani di Monsummano Terme fa tremare le famiglie italiane al pensiero di vivere la stessa situazione a causa del Superbonus. Federico Michelucci e Valentina Niccolai, questi i nomi della coppia, hanno deciso di investire sulla propria abitazione essendo giovani – lui trentenne – e avendo un lavoro stabile. L’idea di richiedere il Superbonus con lo sconto in fattura è sembrata ottima per poter risparmiare i costi iniziali e quelli di gestione nel lungo termine.
La coppia ha, così, chiesto un mutuo di 60 mila euro all’inizio del 2021 e i lavori sono cominciati subito per poi fermarsi nel mese di novembre dello stesso anno, quando sono cominciati i problemi con la cessione del mutuo e le banche hanno chiuso i rubinetti. La stretta del Governo, infatti, ha imposto modifiche della misura e di conseguenza delle detrazioni e della cessione con il risultato di complicare l’iter burocratico per la giovane coppia. Ora Federico e Valentina si ritrovano con una casa nel pieno degli interventi di ristrutturazione – la ditta aveva iniziato con la demolizione degli impianti idraulici, di riscaldamento e dell’elettricità – i lavori bloccati e con una bimba in arrivo per fine giugno.
Dopo il periodo di stallo della cessione del credito e l’interruzione delle pratiche da parte delle banche e di Poste Italia sembrerebbe in atto una ripartenza ma gli istituti non accettano nuove pratiche e quelle vecchie rimangono bloccate. È stata avviata la quarta cessione per i crediti richiesti dal 1° maggio 2022. Ciò significa che tutte le domande precedenti sono fuori dai giochi dato che le banche non riusciranno a smaltire l’accumulo dei vecchi crediti a breve. Ma le problematiche ci saranno anche per le nuove richieste dato che gli istituti non hanno intenzione di procedere con altre acquisizioni visto l’eccessivo numero di tutte quelle accumulate.
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