I cyber criminali ne sanno una più del diavolo: con una combinazione di truffe non solo ci riducono al verde, ma si mostrano anche abili attori.
Nel giro di anni, mesi, settimane e giorni è sempre più frequente leggere di qualche nuova truffa di ultima generazione. Purtroppo, per quanto la notizia possa aiutare le persone a stare molto attente, chi ha fatto da cavia si ritrova con niente in tasca.
Chiamate vittime su una vasta gamma di articoli, in realtà, nella maggior parte delle volte, sono solo persone troppo buone che si fidano ciecamente di chiunque. È facile attribuire loro aggettivi come “ingenui” o simili, ma la verità è un’altra. Non tutti noi, infatti, siamo dei grandi conoscitori del mondo online e, soprattutto, non è che proprio questo mondo sia così facile da comprendere.
Certo, nessuno mette in dubbio che il digitale e internet ci abbiano salvato da troppe noie burocratiche, dalla lentezza delle azioni. Ma, dall’altra parte, hanno permesso ai malintenzionati di potersi muovere in anonimato e fare del male più facilmente. Insomma, per non girarci troppo intorno, bisognerebbe formare le persone su come usare gli strumenti di ultima tecnologia.
Soprattutto se questi sono impiegati per proteggere i loro soldi. Oggi è facile fare un bonifico, prelevare, acquistare e gestire le proprie finanze comodamente da casa. Abbiamo il PC e il cellulare che lo permettono tranquillamente.
Per non parlare, poi, delle tante applicazioni bancarie, o di simili enti, che rendono la cosa ancora più semplice. Sicuramente c’è da esserne contenti, ma, come ripetuto sopra, bisognerebbe essere più chiari nelle istruzioni da seguire. Ebbene, prima di procedere entrando nel vivo del discorso, consigliamo la lettura di altri due articoli molto simili all’argomento che tra poco tratteremo. Il primo riguarda la piattaforma di Aribnb, usata tantissimo per organizzare le vacanze. Di recente, l’azienda ha deciso di inserire ben 4 forme di protezione che tutelano gli utenti da possibili inganni da parte dell’host. Il secondo, invece, parla di un’altra truffa in circolazione e che ha a che fare con il codice Otp. Detto questo, possiamo illustrare la notizia degli ultimi giorni.
Ritornando al discorso di prima, i cyber criminali hanno più possibilità di portare a termine i loro progetti grazie all’avvento del digitale. La dinamica è sempre la stessa. All’improvviso appare un messaggio sul nostro cellulare, con tanto di simbolo della banca o di altri istituti presso cui teniamo al sicuro i nostri soldi. Il motivo del messaggio può essere di qualsiasi tipo: una presunta truffa in corso, un premio, un aggiornamento e così via. Il testo del messaggio al suo interno porta sempre un link che i truffatori invitano ad aprire. Una volta fatto questo, appare una pagina che sembra proprio quella della banca. Lanciato l’amo, si chiede all’utente di inserire i propri dati ed il gioco è fatto. In un solo secondo, dopo aver cliccato il pulsante di conferma, i criminali hanno ottenuto, con pochissima fatica, le chiavi del conto corrente. E, sempre nel giro di pochissimo tempo, arrivano, prendono tutto, e lasciano l’utente al verde.
Bene, questa forma di truffa si chiama phishing ed indica proprio la simulazione di un messaggio che ha lo scopo malevolo di allarmare l’utente. Questo, preso dal momento, è portato ad inserire i propri dati. Ma, ovviamente, come anticipato sopra, le cose si evolvono, soprattutto nei settori illegali. Le due truffe di cui stiamo parlando sono la già citata phishing e il vhishing. Quest’ultimo è, invece, un modo di truffare attraverso l’utilizzo della telefonata. E qual è il risultato del loro incontro? In pratica, prima i truffatori inviano il messaggio, poi chiamano gli utenti per rendere ancora più reale la messinscena. Se da una parte può sembrare una rassicurazione per l’utente, dall’altra è solo un modo per i criminali di accertarsi che tutto vada in porto. E, sebbene possano sembrare poche le cifre, questa tipologia di truffa ha già dato i suoi frutti. Infatti, sono in totale 10 le persone che hanno visto all’improvviso azzerarsi il proprio conto corrente.
A prescindere dalle truffe in circolazione, per salvaguardarsi bisogna sempre seguire le stesse regole. Delle volte può sembrare banale, ma sono proprio le azioni più semplici a salvarci dai guai più fatali. Come prima cosa, bisogna diffidare da messaggi o chiamate allarmanti. Seconda cosa, mai e poi mai cliccare sul link riportato nel messaggio farlocco. E, soprattutto, la banca non chiederà mai ai suoi utenti i dati personali che, in realtà, già possiede. Se la banca, poi, ha proprio bisogno dell’utente, sicuramente lo convocherà presso qualche sua filiale fisicamente e di certo non procederà per via telematica. Purtroppo, però, se ci si ritrova in una situazione del genere è bene contattare immediatamente la propria banca.
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