Dallo scorso 19 maggio le prime avvisaglie, poi una Tempesta Solare ha colpito la Terra. Quali sono gli effetti, e cosa ci aspetta?
Gli scienziati hanno individuato questo fenomeno su una delle più grandi macchi esistenti, la “macchia solare AR3014”. Adesso il loro compito è quello di valutarne soprattutto l’evoluzione. L’attività è cominciata con ben 3 brillamenti solari e sono state registrate numerose esplosioni nella Stella.
Negli ultimi tempi il Sole è diventato un “sorvegliato speciale”. Le tempeste sono fenomeni naturali e non dovrebbero causare danni alla Terra. Ci sono dei periodi però in cui questi eventi si intensificano, e adesso siamo proprio in una di queste fasi. Ultimamente, gli scienziati hanno riscontrato attività intense. Ma vediamo cosa hanno osservato e quali scoperte sono state fatte.
Il Sole è una stella che gli esperti stanno osservando sempre più da vicino e sempre meglio. Le tempeste che sono avvenute ultimamente riguardano un’ampia area e gli eventi sono cominciati nei giorni scorsi. La Terra è stata “bombardata” con particelle d’energia che hanno viaggiato a quasi 5 milioni di chilometri all’ora. Solitamente, il campo magnetico che protegge la Terra resiste bene all’impatto.
Il lato positivo di questi intensi eventi è che potremo vedere delle bellissime aurore boreali, non solo tra Canada e Stati Uniti ma anche in Nord Europa.
Pochi giorni fa sono state registrate intense attività in una tra le macchie solari più grandi catalogate dagli scienziati. Ha praticamente raddoppiato la sua grandezza in un giorno e adesso misura una distanza incredibilmente ampia: 125 mila chilometri. Si tratta di una macchia così grande che può essere vista ad occhio nudo. Naturalmente, per farlo servono degli speciali occhiali, oppure un telescopio anche non professionale.
La macchia, il cui nome identificativo è “AR3014” rientra tra quelle classificate come potenzialmente pericolose. Quindi il suo effetto potrebbe arrecare diversi danni. Se le radiazioni diventano molto forti, infatti, la tempesta geomagnetica generata sarebbe in grado di compromettere il funzionamento dei satelliti.
Non solo, gli scienziati non escludono che potrebbero verificarsi interferenze nelle comunicazioni radio e tra le varie tipologie di apparecchiature elettroniche usate in tutto il mondo.
In realtà il fenomeno non è terminato qui, anzi. Gli esperti hanno effettuato alcune previsioni e molto probabilmente ci saranno altri brillamenti. I meteorologi sono in “allerta” ma sembra che per ora non siano stati emessi allarmi.
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