IMU e casa in eredità: a chi spetta il pagamento delle rate dopo il decesso del proprietario? Va inserita nella dichiarazione?
L’IMU, ovvero l’Imposta municipale unica deve essere versata al Comune dove è ubicato l’immobile. Se considerata casa principale, le rate non devono essere pagate, tranne per gli immobili di lusso. Invece se è considerata seconda casa l’imposta va pagata. Lo stesso vale per le case in eredità.
Questo perché l’immobile passa in successione agli eredi, che ereditano anche le spese fiscali. Tra queste, appunto, c’è anche il pagamento dell’IMU.
A tal proposito un lettore ha inviato il seguente quesito: “Salve, i miei genitori coniugati in comunione dei beni hanno alcune proprietà mobili e immobili, un anno fa mia madre è venuta a mancare ed è iniziata la procedura di successione. Ora la casa coniugale dove vive ancora mio padre (a Roma), la metà di mia madre è stata suddivisa tra gli eredi (io, mia sorella e mio padre). Di questa quota dovrò pagare l’Imu seconda casa anche se lo è solo in parte? La devo dichiarare nei redditi? Grazie per il gentile aiuto in questo ambito così complesso almeno per me”.
La normativa precisa che il pagamento dell’IMU sulla casa in eredità spetta all’erede (o agli eredi) del proprietario defunto che dovrà pagare l’IMU dal giorno del decesso in poi. Se l’immobile è diviso tra più eredi le rate saranno differenziate a seconda della quota ereditata.
Quindi, l’erede (o gli eredi) dovrà pagare non solo l’IMU dell’anno in corso ma anche tutti gli arretrati. Invece, non dovrà pagare le sanzioni per il ritardo sui pagamenti perché queste non si trasferiscono all’erede. Qualora ciò accadesse, ha facoltà di chiedere gli sgravi fiscali sugli importi al Comune in cui l’immobile è ubicato.
Ulteriori informazioni sono contenute nell’articolo “IMU 2022, il pagamento con sconto anche se muore il proprietario? Incredibile la risposta”.
Nel caso specifico precisiamo che l’IMU sulla prima casa è esente da IRPEF. Se il papà, come coniuge superstite gode del diritto di abitazione, e abita nella stessa abitazione coniugale, non bisogna pagare le imposte IRPEF e IMU.
La situazione è diversa se il padre sposta la propria residenza.
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