Ormai la costante è quella: per colpa della guerra aumenta tutto. Oggi riportiamo l’ennesima rilevazione, quella sul prezzo del caffè.
La famosa tazzina al bar, da oggi, ci farà sembrare il caffè più amaro. E anzi, meglio non aggiungerci lo zucchero perché anche questo è aumentato di prezzo. Potremmo sorriderci sopra, se non fosse una situazione terribile. Ogni giorno spunta un aumento. Ogni giorno ci troviamo di fronte ad un cambiamento, in peggio.
La denuncia, oggi, arriva da Assoutenti. È una delle tante che riportiamo e che fanno intuire quale sia il quadro della situazione. Con un report dettagliato degli aumenti, reso pubblico tramite i canali d’informazione nazionale, questa associazione mostra gli “effetti della guerra” sulla tazzina al bar.
Assoutenti ha stilato una vera e propria mappatura delle principali città italiane dove il caffè è aumentato. E degli esercenti che, ognuno a modo suo, hanno ritoccato le tariffe di un prodotto consumato ogni giorno da milioni di italiani. Sappiamo bene, infatti che il caffè al bar è per noi un’istituzione. Irrinunciabile. Ma probabilmente, a causa di tutti gli aumenti, cominceremo a berne qualcuno in meno.
La cosa evidente e sconcertante al tempo stesso è che gli esercenti avevano già iniziato a rialzare i prezzi qualche mese fa, in maniera autonoma. Nonostante il prodotto finito sia più o meno il medesimo. Quantomeno per il fatto che si usa la stessa materia prima e la stessa energia per farlo. La “scusante” è sempre quella: rincara l’energia e quindi il costo di produzione. E, come sempre, a farne le spese è il consumatore finale. Noi cittadini.
Se in qualche città, stranamente, il prezzo medio del caffè è rimasto lo stesso, in alcune invece è salito, e anche di molto. Assoutenti diffonde le cifre, e denuncia un “+16% a Pescara, +15% a Catanzaro, +13,6% a Cosenza, +13,5% ad Alessandria, +12,8% a Bari, +12,7% a Cuneo (dove ora costa 1,24€)”. Per concludere in bellezza, annuncia anche il “vincitore” in negativo del rialzo. Sarebbe la città di Trento, che ha visto schizzare il prezzo del caffè a 1,25€. Un centesimo di meno viene registrato a Bolzano.
Il trend degli aumenti, come denuncia il Presidente di Assoutenti Furio Truzzi, si attesta già al 6% di media annua. Ma sembra che sia solamente l’inizio. In pratica, come è accaduto per la benzina a 2€ abbiamo superato la “soglia psicologica” dell’Euro-e-venti per un espresso al bar, e la cosa non è molto rassicurante.
Possiamo consolarci sapendo che se vogliamo un caffè dal prezzo “decente”, però, possiamo andare a Messina. Lì costa ancora solamente 0,89€, ancora meno che a Napoli dove al bar bastano solamente 0,90€ per gustarsi un ottimo caffè.
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
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