Il fotovoltaico a concentrazione è molto più performante rispetto al metodo “classico”. In più, ci sono ottime notizie riguardo alla sua evoluzione.
Tutto ciò che riguarda la produzione di energia pulita è oggi al centro dell’attenzione. Gli eventi degli ultimi mesi, soprattutto la guerra in Ucraina, hanno innescato un cambiamento. Che comunque era già “nell’aria” da qualche anno. Ma ora più che mai abbiamo bisogno di energia. Ecco quali altri mezzi abbiamo.
Il fotovoltaico – classico o a concentrazione che siano – non nasce certamente oggi. Si tratta di innovative tecnologie che nel corso degli ultimi anni sono state migliorate. L’esigenza di una produzione di energia pulita deriva da lontano. Si è sempre saputo che il Pianeta non poteva sopportare a lungo il sistema che conosciamo oggi.
Fortunatamente tutti i Governi stanno investendo denaro e risorse affinché tutti possano usufruire di energia elettrica sostenibile. Oggi, ci arrivano ulteriori buone notizie riguardo ad un progetto. Si chiama “50Percent”, è stato sviluppato dall’Istituto Fraunhofer per i sistemi di energia solare ISE ed è arrivato a garantire quasi il 50% di concentrazione massima. Vediamo cosa significa e quali vantaggi porterà nel comparto.
Come suggerisce il nome, le componenti adottate dal fotovoltaico a concentrazione vogliono massimizzare l’accumulo di raggi del sole. Attualmente, possiamo accelerare il processo fino a 100 volte in più. Questo sistema è particolarmente indicato per le zone del pianeta dove si concentrano di più le irradiazioni solari. E spesso viene montato su impianti “a inseguimento solare”, che si orientano in base al percorso est-ovest della stella, così da ottenere il massimo.
Anche senza scendere in tecnicismi incomprensibili a noi non addetti, comprendiamo subito i vantaggi di questa tecnologia. In più, negli ultimi tempi sono stati fatti passi in avanti sul progetto (di origine tedesca) “50Percent”. Vediamo di cosa si tratta.
È di pochi giorni fa l’annuncio della Fraunhofer ISE: lo staff di esperti è riuscito a creare ha celle solari innovative che possono raggiungere un’efficienza di conversione del 47,6% sotto l’effetto concentrato del fotovoltaico. Si tratta di una percentuale record mai raggiunta prima, e non è tutto. Perché lo staff assicura che questo traguardo è solamente l’inizio e che il 50% di concentrazione che dà il nome al progetto verrà raggiunto in breve tempo.
Il dottor Frank Dimroth, che è a capo del dipartimento per il fotovoltaico III-V e della tecnologia dei concentratori presso la Fraunhofer ISE non nasconde il suo entusiasmo. “Con il nostro lavoro vogliamo contribuire a rendere il fotovoltaico a concentrazione ancora più efficiente e competitivo, perché riteniamo che questa sia la forma più sostenibile di generazione di energia elettrica rinnovabile”.
L’utilizzo di materiali più performanti nelle celle e le idee innovative hanno permesso agli esperti di aprire nuove porte nel comparto del fotovoltaico, e di garantire efficienza forse mai immaginate prima. E noi siamo lieti di questa incredibile evoluzione.
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