È il momento di fare il punto della situazione del Saldo e Stralcio e della Rottamazione-Ter del 2022 per vecchie cartelle esattoriali non corrisposte. Quali sono le scadenza per chi è rientrato nella pace fiscale?
Una proroga che ha salvato tanti contribuenti decaduti dalla pace fiscale e poi rientrati nella definizione agevolata stabilita dall’Agenzia delle Entrate. Vediamo i dettagli dell’operazione.
Il Saldo e Stralcio con Rottamazione-Ter ha permesso ai contribuenti decaduti dalla pace fiscale per non aver pagato le cartelle esattoriali del 2020 e del 2021 di rientrarvi rispettando nuove scadenze di versamento. Il Governo, infatti, ha optato per una proroga considerando i disagi economici provocati da due anni di pandemia da Covid 19. Ora, però, occorre attivarsi e non saltare nemmeno una rata in scadenza per poter continuare ad usufruire della definizione agevolata e non decadere nuovamente dalla pace fiscale dato che ulteriori proroghe e concessioni non sono previste. Conosciamo, dunque, le scadenze da rispettare per pagare le cartelle degli anni passati e quelle dell’anno in corso entro il termine ultimo del 30 novembre 2022.
I contribuenti rientrati nella pace fiscale hanno già dovuto rispettare un primo termine ultimo per il pagamento delle cartelle fiscali del 2020. Il riferimento è al 9 maggio scorso (considerando i cinque giorni di tolleranza). Ora la data da segnare sul calendario è il 31 luglio che scivola all’8 agosto aggiungendo i giorni di tolleranza (ricordiamo che nel conteggio non sono incluse le domeniche e i giorni festivi). Questa la scadenza per il versamento delle cartelle del 2021.
Infine, per corrispondere l’importo delle cartelle esattoriali del 2022 si ha tempo fino al 30 novembre – oppure 5 dicembre con i giorni di tolleranza. Questo il termine ultimo concesso per il Saldo e Stralcio e per i piani di rateizzazione concessi ai contribuenti debitori.
I contribuente rientrati nella pace fiscale vedranno interrompere ogni provvedimento esecutivo avviato nei loro confronti dall’inizio dell’anno. Eventuali somme già versate, però, non verranno restituite. Inoltre, tardando il nuovo pagamento si perderà immediatamente il diritto alla definizione agevolata, le procedure esecutive riprenderanno, la rateizzazione decadrà e il cittadino dovrà versare quanto dovuto in un’unica rata.
Da puntualizzare, poi, che il Saldo e Stralcio consente di regolarizzare i debiti contributivi e fiscali con aliquote agevolate ossia il 16% (per ISEE fino a 8.500 euro ), il 20% (con ISEE inferiore a 12.500 euro) e il 35% (con ISEE fino a 20 mila euro). Beneficiari sono le persone fisiche economicamente fragili che hanno la necessità di regolarizzare la propria posizione in merito a versamenti fiscali o contributivi omessi. Non rientrano tra i debiti, dunque, multe stradali, bollo auto e tributi comunali.
Per corrispondere quanto dovuto si potranno utilizzare i vecchi bollettini scaduti oppure scaricarne di nuovi accedendo all’area personale del portale dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione. In alternativa è possibile chiederne una copia compilando un apposito form sul sito dell’ente.
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